News - CollEngWorld
2024-03-29T05:52:39Z
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EFCA - Future Scenarios Report 2025
https://community.collengworld.com/c_news/efca-future-scenarios-report-2025
2021-11-09T10:28:00.000Z
2021-11-09T10:28:00.000Z
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<div><div><span style="font-size:14pt;"><strong>Collaborazione tra EFCA Future Trends Committee e Centre for Strategy and Scenario Planning alla HHL Graduate School of Management di Lipsia (Germania)</strong></span></div>
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<div><span style="font-size:14pt;"><strong><a href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/9783224299?profile=original" target="_blank"><img class="align-center" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/9783224299?profile=RESIZE_710x" alt="9783224299?profile=RESIZE_710x" width="485" height="337" /></a></strong></span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size:14pt;">È disponibile sul sito dell’<strong>EFCA</strong> (<strong>European Federation of Engineering Consultancy Associations</strong>, Federazione Europea delle Associazioni di Consulenza Ingegneristica) <em><strong>Future Scenarios Report 2025 - Which way to go? Strategic scenarios for consulting engineers in times of high uncertainty</strong>,</em> un ragionamento sulle tendenze tecnologiche, le modificazioni e gli scenari futuri che l’industria globale dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia affrontano a seguito della pandemia da Covid-19.</span></div>
<div><span style="font-size:14pt;">È un libretto agile, poco più di venti pagine, ma denso di informazioni che approfondiscono le strategie future da mettere in atto.</span></div>
<div><span style="font-size:14pt;">Il Founder di CollEngWorld, L'Ing. Maurizio Boi, ha partecipato e supportato la stesura di tale studio.</span></div>
<div> <span style="font-size:14pt;"> </span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"><strong>Nessuno ha detto che la trasformazione sarà facile</strong>, ma abbandonare i propri preconcetti per accogliere nuovi modelli e provare nuove esperienze richiede al contempo una notevole apertura mentale e la capacità di conservare i principi etici che stanno alla base della nostra professione.</span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"> </span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"><strong>Cosa ci aspetta oltre il futuro?</strong> Avremo modo di scoprirlo nei prossimi anni, grazie alle prossime edizioni di Future Trends.</span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"> </span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"><strong>Il rapporto completo (in inglese!):</strong> <a href="https://flipbook.vcpgraphics.online/EFCA/flipbook1/EFCA.html%C2%A0">https://flipbook.vcpgraphics.online/EFCA/flipbook1/EFCA.html </a></span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"> </span></div>
<div><span style="font-size:14pt;"><strong>Il sito dell’EFCA:</strong> <a href="http://www.efcanet.org/" target="_blank">http://www.efcanet.org/</a></span></div>
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<div><span style="font-size:14pt;"><em>ENG Version</em></span></div>
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<div><span style="font-size:14pt;"><strong>Collaboration between EFCA Future Trends Committee and Centre for Strategy and Scenario Planning at HHL Graduate School of Management in Leipzig (Germany)</strong><br /> <br /> Available on the website of the <strong>European Federation of Engineering Consultancy Associations (EFCA)</strong>, <em><strong>Future Scenarios Report 2025 - Which way to go? Strategic scenarios for consulting engineers in times of high uncertainty </strong></em>is a reasoning on technological trends, changes and future scenarios that the global architecture, engineering and construction industry face as a result of the pandemic from Covid-19.<br /> It’s an short booklet, just over twenty pages, but full of information that deepen the future strategies to be put in place..<br /> The Founder of CollEngWorld, Eng. Maurizio Boi, participated and supported the writing of this study.<br /> <br /> <strong>No one said the transformation will be easy</strong>, but abandoning one’s preconceptions to embrace new models and try new experiences requires both a remarkable open-mindedness and the ability to retain the ethical principles that underlie our profession.<br /> <br /> <strong>What awaits us beyond the future?</strong> We will be able to discover it in the coming years, thanks to the next editions of Future Trends.<br /> <br /> <strong>The full report (in English!):</strong> <a href="https://flipbook.vcpgraphics.online/EFCA/flipbook1/EFCA.html%C2%A0">https://flipbook.vcpgraphics.online/EFCA/flipbook1/EFCA.html </a><br /> <br /> <strong>The EFCA website:</strong> <a href="http://www.efcanet.org/">http://www.efcanet.org/</a></span></div>
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Ponte Genova (e non solo), Oice: serve più collaborazione e più tecnologia per garantire la sicurezza
https://community.collengworld.com/c_news/ponte-genova-e-non-solo-oice-serve-piu-collaborazione-e-piu-tecno
2018-10-22T16:25:55.000Z
2018-10-22T16:25:55.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/130652729?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><header>
<p><small><strong>Maurizio Bo</strong>i (*)</small></p>
</header>
<h2><strong>La tecnologia mette a disposizione strumenti e best practices utili alla sicurezza delle infrastrutture alle quali la Pa deve avere il coraggio di aprirsi</strong></h2>
<p> </p>
<div class="contenuto">
<p><span style="font-size: 14pt;">La tragedia di Genova e i contenuti del decreto-legge 109 che ha iniziato in questi giorni l'esame parlamentare, unitamente all'enfasi che il Governo sta mettendo sul tema della digitalizzazione del settore delle costruzioni anche nella Nota di aggiornamento al Def, consentono di formulare alcune considerazioni sulle modalità con le quali si sta approcciando il tema della sicurezza e del monitoraggio delle infrastrutture.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Abbiamo analizzato con estrema attenzione le misure organizzative proposte nel decreto legge n. 109 finalizzate a garantire la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti. In particolare ci siamo concentrati sulla “Istituzione della Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali ed autostradali” e sull'“Istituzione dell'Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche”. Senza soffermarsi su cosa non ha funzionato nel passato, intendiamo portare il nostro contributo al nuovo modello proposto dal decreto, affinché sia adeguato all'era digitale in cui ci troviamo e possa risolvere definitivamente il problema della sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 14pt;">A tale riguardo, fra le diverse modalità che si possono adottare per affrontare il tema della sicurezza nel settore delle infrastrutture, riteniamo che per perseguire con efficacia gli scopi e le finalità degli interventi delineati nel provvedimento di urgenza, si dovrebbe anche valutare l'opportunità di seguire un approccio <span id="U411471200911eXC">disruptive</span> al problema che metta al centro la concreta, attiva e reale collaborazione di tutti gli attori del sistema, grazie all'applicazione di nuove metodologie e tecnologie innovative disponibili.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Quali, quindi, le innovazioni che si potrebbero introdurre?</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Innanzitutto occorrerebbe definire con esattezza le cose reali da fare attraverso l'automazione dei controlli, rispondendo alla domanda: a cosa serve l'automazione ?</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">In secondo luogo si dovrebbe passare all'individuazione degli strumenti e delle tecnologie innovative più utili a realizzare quanto definito : Bim, piattaforme digitali, Blockchain technology, Internet of Things. Da questo punto di vista, forti anche della partecipazione attiva in un gruppo di ricerca e sviluppo internazionale che sta sperimentando l'adozione di questo approccio in vari campi applicativi del mondo delle costruzioni, abbiamo individuato un processo di intervento per affrontare la gestione delle infrastrutture esistenti e le nuove infrastrutture.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911mnH">Gestione infrastrutture esistenti<br /></span> <span id="U411471200911lYB">1.</span> Definizione di una procedura nazionale standardizzata di verifica e monitoraggio attivo basata su metodologia IPD - Integrated Project Delivery nella quale possano essere rappresentati tutte le informazioni e le finalità dei diversi stakeholders: proprietà, ente gestore, amministrazione ed eventualmente anche utenza.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911uTC">2.</span> Implementazione di una piattaforma collaborativa digitale nazionale ancorata alla blockchain che funga da anagrafica delle infrastrutture. Ogni singola infrastruttura deve essere gestibile attraverso un cruscotto, dashboard, che integra e visualizza ogni dato utile, storico o rilevato in tempo reale. Attraverso dashboard nazionali di sintesi sarà possibile governare in tempo reale ogni situazione e decisione evitando ripetizione e condizioni ingiustificatamente diversificate per interventi analoghi. Permettendo quindi una standardizzazione al fine di migliorare tempie costi degli interventi. </span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911BdG">3.</span> Installazione di sensori di monitoraggio e integrazione dati rilevati diretta su dashboard, IoT - Internet of Things, per la misura in tempo reale dei parametri di verifica.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911WMB">4.</span> Sulla base dei dati raccolti in continuo e la loro analisi, e attraverso una applicazione blockchain, la piattaforma nazionale configura una unica fonte di verità, sulla base della quale definire il piano nazionale d'interventi che incrementalmente migliora la qualità della rilevazione e degli interventi. </span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911bnG">5.</span> L'utilizzo dei dati locali e nazionali rilevati consente simulazioni e sperimentazioni indispensabili per migliorare il sistema di costruzione e gestione delle infrastrutture.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U4114712009113S">Le nuove infrastrutture<br /></span> Per i nuovi progetti e le nuove costruzioni è necessario applicare in modo sistematico la metodologia Ipd, Integrated Project Delivery, che tratta l'opera come prodotto complesso per tutta la sua vita operativa.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Ciò richiede di estendere il progetto al piano di manutenzione, individuando quindi IoT e sistemi di monitoraggio come elementi integranti dell'opera, con processi strutturati di controllo e verifica come in qualsiasi sistema complesso: impianto o manufatto che sia.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911DXH">Processo di verifica automatizzato<br /></span> Un ruolo cruciale nel modello proposto è rendere le verifiche degli adempimenti automatizzate (controlli attualmente a carico dei pubblici uffici).</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Questa la possibile roadmap di quanto si potrebbe fare:</span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911QIF">1.</span> Ancorare la piattaforma nazionale alla Blockchain. </span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911lIB">2.</span> Realizzare il Network e il protocollo verifica di attuazione delle manutenzioni.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911ekB">3.</span> Redigere gli Smart Contracts, contratti automatici, di verifica.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;"><span id="U411471200911SyE">4.</span> Registrare attraverso i registri Blockchain nella piattaforma nazionale l'avvenuta verifica degli adempimenti. Si ottengono così, a costi estremamente contenuti, verifiche spersonalizzate, automatiche con risultati certificati, registrati in registri digitali, che non possono essere fraudolentemente modificate, permettendo chiarezza delle responsabilità e degli ambiti, efficienza delle azioni, uniformità delle informazioni, miglioramento della sicurezza I dati di questi registri sono facilmente reperibili da tutti gli utenti del sistema con semplici motori di ricerca.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 14pt;">In conclusione riteniamo che le verifiche degli adempimenti automatizzate introducano valore nel sistema, eliminando le possibilità di errori e di fatti corruttivi e liberando una quantità notevole di risorse economiche per la realizzazione materiale degli interventi.</span><br />
<span style="font-size: 14pt;">Si tratterebbe di introdurre nel mondo pubblico un approccio innovativo mai sperimentato, ma se l'obiettivo è quello di affrontare la materia con rigore, oggettività e trasparenza, bisogna anche avere il coraggio di aprirsi alle best practices che la tecnologia ci offre.</span><br />
<br />
<span style="font-size: 12pt;">(*) vicepresidente Oice</span></p>
</div>
<p>© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
fonte:<br />
<a href="http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/lavori-pubblici/2018-10-19/ponte-genova-e-non-solo-oice--serve-piu-collaborazione-e-piu-tecnologia-garantire-sicurezza-174343.php?uuid=AEBvPOSG&refresh_ce=1" target="_blank" rel="noopener">http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/lavori-pubblici/2018-10-19/ponte-genova-e-non-solo-oice--serve-piu-collaborazione-e-piu-tecnologia-garantire-sicurezza-174343.php?uuid=AEBvPOSG&refresh_ce=1</a></p>
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GreenHub: la stazione ferroviaria diventa uno spazio green
https://community.collengworld.com/c_news/greenhub-la-stazione-ferroviaria-diventa-uno-spazio-green
2018-10-14T09:29:15.000Z
2018-10-14T09:29:15.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128505426?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>È in funzione dal 28 settembre alla stazione ferroviaria di Rapallo Dynamo, installazione che unisce sostenibilità ambientale, efficientamento energetico, tecnologia innovativa e numerosi servizi per i viaggiatori.</strong></span></div>
<p> </p>
<div><strong>Una piramide magica:</strong> è così che potrebbe essere descritta <strong>Dynamo</strong>, la piattaforma multisorgente installata sulla terrazza al primo piano della <strong>stazione di Rapallo</strong>. L’installazione, realizzata con legno, alluminio e acciaio, unisce in sé <strong>sostenibilità ambientale</strong>, <strong>efficientamento energetico</strong> e <strong>tecnologia innovativa</strong>. </div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128505388?profile=RESIZE_710x" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128505388?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Dynamo integra al proprio interno i prodotti tecnologici di ben otto start up italiane: <strong>Verde21, Glass To Power, Platio, Sense Square, U-Earth, Steora, Trampoline, Blimp</strong>. Completamente autosufficiente da un punto di vista energetico, la piccola piramide di Rapallo è in grado di immagazzinare energia e di erogarla in un secondo momento grazie a <strong>pannelli fotovoltaici, tradizionali e tipo speciale</strong>; ulteriore energia elettrica è accumulata attraverso una serie di <strong>pannelli fotovoltaici calpestabili</strong>. Attorno a Dynamo si sviluppa un’area di sosta fatta da <strong>panchine smart dotate di prese USB</strong> per la ricarica dei dispositivi e access point per la connettività Wi-Fi. <strong>L’aria attorno al dispositivo è inoltre monitorata e purificata in tempo reale</strong> grazie a un processo di ionizzazione.</div>
<div> </div>
<div>Rapallo è la prima stazione ferroviaria <strong>GreenHub</strong>, progetto avviato dal <strong>Gruppo FS Italiane</strong> e dalla società <strong>Sirti</strong> all’interno di <strong>Open Italy 2018</strong> per promuovere una nuova pianificazione delle stazioni ferroviarie con il supporto di start up italiane e internazionali. È stata proprio <strong>Verde21</strong>, giovane impresa toscana, a raccogliere il denaro necessario per la commercializzazione dell’installazione Dynamo (<strong>225.600 euro collocati da 57 investitori,</strong> tra cui Banca Etica).</div>
<div> </div>
<div><strong>Il sito di Verde21:</strong> <a href="http://www.verdeventuno.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.verdeventuno.it&source=gmail&ust=1539262976875000&usg=AFQjCNFR_dzBVNqSXrtvt3SCqpCpoNVrnQ">www.verdeventuno.it</a></div>
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MilanoSmartPark#Segantini: la tutela e la valorizzazione dell’ambiente a Milano
https://community.collengworld.com/c_news/milanosmartpark-segantini-la-tutela-e-la-valorizzazione-dell-ambi
2018-10-09T16:13:50.000Z
2018-10-09T16:13:50.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217835?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un nuovo parco, intelligente, che oltre a valorizzare il verde di Milano favorisce il coinvolgimento e la coesione sociale.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Dalle ceneri dell’<strong>ex Istituto sieroterapico milanese</strong> di <strong>Serafino Belfanti</strong>, in un’area compresa tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, nei pressi della Darsena, sta nascendo un nuovo parco. Si chiama <strong>MilanoSmartPark#Segantini</strong>, si estende per 90.000 metri quadrati, e ha come obiettivo <strong>la valorizzazione dell’ambiente urbano e il ricucimento del tessuto sociale</strong>. È un parco social, in questo senso, ma nell’accezione positiva del termine, perché <strong>vuole sollecitare la partecipazione attiva dei cittadini, dalla progettazione alla realizzazione alla cura della zona</strong>.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217936?profile=RESIZE_1200x" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217936?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Il parco, che segue le linee guida del paesaggista francese <strong>Michel Desvigne</strong>, si trova in un’area a vocazione agricola, un territorio in cui si possono trovare cascine, aree naturali protette e il sistema di canali dei Navigli. Un ambito territoriale che tuttavia non dispone di spazi verdi attrezzati, luoghi in cui le persone possono incontrarsi e socializzare: <strong>è per questo che è nato MilanoSmartPark#Segantini, per volere dell’Associazione Parco Segantini onlus (APSo), nata nel 2013 con lo scopo di tutelare e valorizzare la natura e l’ambiente</strong>.</div>
<div> </div>
<div>MilanoSmartPark#Segantini mira <strong>a sensibilizzare e stimolare i diversi tipi di frequentatori</strong> – cittadini di tutte le età, soggetti svantaggiati, istituzioni, scuole, associazioni ecc. – portandoli a udire i suoni della natura, ascoltare e produrre musica, osservare piante e animali, seguire percorsi sensoriali e gustare i prodotti della terra.</div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, visita il sito <strong><a href="http://www.milanosmartpark.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.milanosmartpark.it&source=gmail&ust=1539176167516000&usg=AFQjCNHp9_ZuPMom7SqjNl3RgzKKeYQcng">www.milanosmartpark.it</a></strong>.</div>
</div>
Urbanpromo Social Housing: il programma dell’edizione 2018
https://community.collengworld.com/c_news/urbanpromo-social-housing-il-programma-dell-edizione-2018
2018-10-09T16:11:48.000Z
2018-10-09T16:11:48.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166958?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Prosegue la serie di manifestazioni promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit. L’11 e il 12 ottobre a Torino sarà la volta di Urbanpromo Social Housing, giunto quest’anno alla sua ottava edizione.</strong></span></div>
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<div><strong>L’abitare sociale:</strong> sarà questo il tema centrale del secondo evento della serie Urbanpromo, <strong>Urbanpromo Social Housing</strong>, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e Urbit in collaborazione con CDP Investimenti Sgr, Programma Housing della Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.</div>
<div><strong>La manifestazione,</strong> giunta quest’anno alla sua ottava edizione, <strong>si terrà l’11 e il 12 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.</strong> Come la precedente edizione, Urbanpromo Social Housing 2018 si concentrerà su <strong>quattro declinazioni dell’abitare sociale</strong> – l’abitare sociale collaborativo, il social impact investment, lo student housing e il serior housing –, che verranno affrontate con <strong>quattro sessioni di lavoro</strong> consecutive dense di analisi, interpretazioni, confronti, approfondimenti:</div>
<div>
<ul>
<li><strong>L’evoluzione dello scenario europeo per il social housing </strong>(11 ottobre)</li>
<li><strong>L’integrazione delle risorse comunitarie nei progetti di rigenerazione urbana</strong> (11 ottobre)</li>
<li><strong>Nuovi modelli di abitare</strong> (12 ottobre)</li>
<li><strong>Quali le prospettive nel social housing in Italia?</strong> (12 ottobre)</li>
</ul>
</div>
<div>Confermata anche la <strong>proiezione internazionale</strong>, che diversamente dall’anno scorso seguirà due direttrici: <strong>i canali europei di finanziamento e le best practices offerte dall’esperienza francese</strong>. A completare il programma, <strong>un focus sulle città piemontesi di media dimensione</strong>.</div>
<div><strong>La partecipazione è gratuita.</strong>  </div>
<div>Il primo evento della serie Urbanpromo, <strong>Urbanpromo Green</strong>, si è tenuto a <strong>Venezia</strong> gli scorsi <strong>20 e 21 settembre</strong>; la serie sarà chiusa da <strong>Urbanpromo Progetti per il Paese</strong>, che avrà luogo <strong>dal 20 al 23 novembre</strong> presso la <strong>Triennale di Milano</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Per iscriversi all’evento:</strong> <a href="https://urbanpromo.it/2018/urbanpromo-social-housing/partecipare-torino/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://urbanpromo.it/2018/urbanpromo-social-housing/partecipare-torino/&source=gmail&ust=1539176177138000&usg=AFQjCNE528TU6KrkH4tBjSorZj8ClXZrXA">https://urbanpromo.it/2018/<wbr />urbanpromo-social-housing/<wbr />partecipare-torino/</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Il programma di Urbanpromo Social Housing:</strong> <a href="https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/torino/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/torino/&source=gmail&ust=1539176177139000&usg=AFQjCNFxZFwnYDE14uVyjQeMc_dPxPBBUQ">https://urbanpromo.it/2018/<wbr />sede-evento/torino/</a></div>
</div>
Giornata Mondiale dell’Architettura: dieci case d’autore su Airbnb
https://community.collengworld.com/c_news/giornata-mondiale-dell-architettura-dieci-case-d-autore-su-airbnb
2018-10-09T16:09:31.000Z
2018-10-09T16:09:31.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166688?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Primo ottobre, la Giornata Mondiale dell’Architettura. Per l’occasione Airbnb ha pubblicato una lista con dieci abitazioni famose, dal Bosco Verticale di Stefano Boeri alla Eppstein House di Frank Lloyd Wright.</strong></span></div>
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<div>Il <strong>primo ottobre</strong> è una data speciale per gli architetti: è infatti questo il giorno che nel 2005 la <strong>UIA (Union International des Architectes)</strong> ha scelto per festeggiare il lavoro degli architetti e celebrare alcune delle più belle opere architettoniche del mondo. In occasione della <strong>Giornata Mondiale dell’Architettura</strong>, l’azienda <strong>Airbnb</strong> ha pubblicato sul proprio sito <strong>una lista con dieci delle più celebri abitazioni dell’architettura</strong>. Una chance imperdibile per trascorrere una o più notti dentro i capolavori delle grandi firme.</div>
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<div><strong>Bosco Verticale</strong></div>
<div>Realizzato da Stefano Boeri, si trova a Milano. Un appartamento di lusso, circondato da piante e alberi, situato nel grattacielo premiato come il più bello e innovativo del mondo. <strong>Costo:</strong> a partire da 230 euro a notte.</div>
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<div><strong>La Muralla Roja</strong></div>
<div>La perla di Alicante (Spagna), il capolavoro di Ricardo Bofill. L’ispirazione gioca un ruolo importante qui: le forme della struttura ricordano l’architettura islamica vernacolare e l’astrazione costruttivista sovietica. <strong>Costo:</strong> a partire da 100 euro a notte.</div>
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<div><strong>Kubuswoningen (Cube House)</strong></div>
<div>Progettata dall’olandese Piet Blom, si trova a Rotterdam (Olanda). Un progetto altamente simbolico, in cui ognuna delle case-cubo rappresenta un albero. <strong>Costo:</strong> a partire da 150 euro a notte.</div>
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<div><strong>Municipio di Säynätsalo</strong></div>
<div>L’edificio disegnato dall’architetto Alvar Aalto ha ricoperto e ricopre più funzioni: municipio (fino al ‘93), biblioteca, spazi residenziali, locali commerciali e camere per gli ospiti. Un’icona dell’architettura finlandese. <strong>Costo:</strong> 85 euro (appartamento 1); 150 euro (appartamento 2).</div>
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<div><strong>Southall Studio</strong></div>
<div>In origine costruita per un insegnante di pianoforte visivo (Mildred Southall), restaurata nel 1938 da Rudolph Schindler, si trova a Los Angeles, in California. <strong>Costo:</strong> a partire da 302 euro a notte.</div>
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<div><strong>Schwartz House</strong></div>
<div>Una casa da sogno con quattro camere da letto e due bagni, progettata dall’americano Frank Lloyd Wright. La location: Saint Paul, Minnesota, a circa un miglio dal lago Michigan. <strong>Costo:</strong> a partire da 300 euro a notte.</div>
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<div><strong>Kurokawa House</strong></div>
<div>Il luogo ideale dove riposare e riflettere si trova a Pāhoa, Hawaii, nella Grande Isola. La casa, completa di ogni comfort, è stata progettata da Craig Steely. <strong>Costo:</strong> a partire da 130 euro a notte.</div>
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<div><strong>The Eppstein House</strong></div>
<div>Uno dei tanti capolavori di Frank Lloyd Wright. La casa, a Galesburg nel Michigan, è stata di recente restaurata. Sono presenti numerosi arredi e oggetti da collezione, tra cui opere d’arte, libri, riviste e DVD. <strong>Costo:</strong> a partire da 260 euro a notte.</div>
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<div><strong>Off-grid itHouse</strong></div>
<div>Casa dal design peculiare, costruita a partire da vetro e componenti prefabbricati. Un progetto dello studio Taalman Architecture. Si trova a Pioneertown, in mezzo al deserto californiano. <strong>Costo:</strong> a partire da 348 euro a notte.</div>
<div><strong> </strong></div>
<div><strong>Villa Vista</strong></div>
<div>La lussuosa Villa Vista, realizzata dallo studio Shigeru Ban Architects, sorge su una verde scogliera dello Sri Lanka. <strong>Costo:</strong> a partire da 522 euro a notte.</div>
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Torinostratosferica Utopian Hours: l’architettura del futuro a Torino
https://community.collengworld.com/c_news/torinostratosferica-utopian-hours-l-architettura-del-futuro-a-tor
2018-10-09T16:02:54.000Z
2018-10-09T16:02:54.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166190?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Sta per arrivare la seconda edizione di Torinostratosferica Utopian Hours, tre giorni dedicata ai grandi temi dell’urbanistica contemporanea. Fra gli ospiti, illustri italiani e speaker da tutto il mondo. Dal 19 al 21 ottobre a Torino.</strong></span></div>
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<div>Il primo evento italiano dedicato al city making si chiama <strong>Torinostratosferica Utopian Hours</strong>, e si terrà <strong>a Torino dal 19 al 21 ottobre</strong> in via Quittengo 35, nell’ex spazio industriale Q35, appositamente riallestito per ospitare la manifestazione.</div>
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<div>Saranno <strong>tre giorni ricchi di esposizioni e incontri stimolanti</strong>, per parlare al pubblico dei grandi temi dell’<strong>urbanistica contemporanea</strong>: <strong>dall’architettura del futuro allo sviluppo sostenibile, dall’ecomake al riutilizzo degli spazi pubblici.</strong></div>
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<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166148?profile=RESIZE_1200x" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166148?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Sul palco del festival si alterneranno <strong>speaker di fama internazionale e architetti italiani</strong>, voci affermate e nomi emergenti che racconteranno il <strong>panorama contemporaneo di idee sulla città, visioni inaspettate e progetti innovativi legati a temi urbani vissuti quotidianamente</strong>: luoghi nuovi, spazio pubblico, qualità della vita, bici e mobilità, rigenerazione, sviluppo sostenibile, sfide future.</div>
<div>Presente anche quest’anno <strong>Visiting Urban Explorer</strong>: il format, nato come un esperimento nell’edizione 2017, vede <strong>tre “esperti di città” visitare Torino per tre giorni, per poi proporre il loro personale resoconto</strong> sulle potenzialità e sugli aspetti da migliorare della città. I Visiting Urban Explorer di quest’anno sono <strong>Valerie Kuster</strong>, che a Rotterdam ha trasformato in ristorante con orto il tetto di un vecchio edificio; <strong>Timo Hämäläinen</strong>, geografo, blogger, firma per Guardian Cities e animatore del collettivo Urban Finland; il lisbonese <strong>Frederico Duarte</strong>, critico del design e autore.</div>
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<div><strong>Il personaggio più atteso dell’evento è comunque Mikael Colville-Andersen,</strong> canadese di casa in Danimarca, attualmente una delle voci più influenti nell’ambito di qualità urbana, al quale si deve il concetto di <strong>“copenaghenizzazione”</strong> (dall’inglese <em>copenhagenize</em>), l’idea di riqualificare il mondo esportando la cultura della mobilità sostenibile.</div>
<div><strong>Ingresso gratuito.</strong></div>
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<div>Per maggior informazioni, visita il sito <strong><a href="http://www.torinostratosferica.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.torinostratosferica.it&source=gmail&ust=1539176167595000&usg=AFQjCNHE4tVhunJBpRqoQJlo1QsNZZFfdQ">www.torinostratosferica.it</a></strong>.</div>
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Programma Nazionale di Riforma: Sismabonus, Ecobonus, BIM e amianto
https://community.collengworld.com/c_news/programma-nazionale-di-riforma-sismabonus-ecobonus-bim-e-amianto
2018-10-03T15:17:45.000Z
2018-10-03T15:17:45.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127687681?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Quali sono le intenzioni dell’attuale Governo su questioni come efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici?</strong></span></div>
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<div>Il <strong>PNR (Programma Nazionale di Riforma)</strong>, collegato alla <strong>nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza)</strong> approvata qualche giorno fa dal <strong>Consiglio dei Ministri</strong>, parla chiaro: <strong>l’Esecutivo stabilizzerà il Sismabonus e l’Ecobonus</strong>, aggiungendo al contempo <strong>misure di sostegno agli investimenti per la riqualificazione degli immobili</strong> e <strong>ulteriori incentivi per la rimozione dell’amianto</strong>.</div>
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<a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127687643?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127687643?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Per quanto riguarda il <strong>Sismabonus</strong>, il 31 dicembre 2021 è la data oltre la quale non sarà più possibile beneficiare dello sgravio fiscale per gli interventi di miglioramento delle classi sismiche. Lo sgravio riguarda tanto gli <strong>interventi sulle singole unità immobiliari quanto quelli sui condomini</strong>. Non si sa, tuttavia, se il Governo abbia intenzione di rivedere anche i meccanismi di incentivazione.</div>
<div>Discorso diverso per l’<strong>Ecobonus</strong>: la Legge di Bilancio 2018 ha infatti abbassato dal 65% al 50% alcuni incentivi riguardanti l’efficientamento energetico. La scadenza per gli interventi di efficientamento energetico sulle singole unità immobiliari è fissata al 31 dicembre di quest’anno; quelli riguardanti le parti comuni degli edifici condominiali, invece, potranno essere svolti fino al 31 dicembre 2021.</div>
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<div>Buone notizie per i sostenitori del <strong>BIM (Building Information Modeling)</strong>: il Governo ha intenzione di ottimizzare il processo di pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni in ambito pubblico. Una decisione, questa, che almeno in teoria potrà portare a un <strong>risparmio di 30 miliardi di euro</strong> negli appalti pubblici.</div>
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<div>La <strong>mitigazione del rischio sismico</strong> verrà portata avanti attraverso <strong>tre misure specifiche</strong>: il <strong>finanziamento</strong> per le verifiche di vulnerabilità e i progetti di adeguamento delle scuole in zone a rischio sismico 1 e 2; <strong>dieci cantieri pilota</strong>, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i territori a intervenire sulla messa in sicurezza antisismica di edifici pubblici esistenti; <strong>“Portale sisma bonus”</strong>, piattaforma telematica per agevolare la conoscenza e la fruizione della detrazione concessa ai proprietari di immobili.</div>
<div> </div>
<div>Sarà inoltre creata una <strong>Cabina di regia unica per il Ministero dell’Ambiente</strong> per affrontare l’annosa questione dell’<strong>inquinamento da amianto</strong>, «con l'implementazione delle attività di rilevazione e bonifica, l’erogazione di specifiche agevolazioni per le attività di bonifica e l’individuazione dei siti di trattamento in accordo con le Regioni».</div>
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Amazon investe in Plant PreFab
https://community.collengworld.com/c_news/amazon-investe-in-plant-prefab
2018-10-03T15:10:54.000Z
2018-10-03T15:10:54.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127685747?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>La compagnia di Jeff Bezos ha di recente comprato Plant PreFab, azienda californiana che costruisce case prefabbricate.</strong></span></div>
<div> </div>
<div><strong>Non è la prima volta che Amazon acquista un’altra azienda:</strong> l’ha già fatto numerose volte in passato, comprando la catena di supermercati <strong>Whoole Foods</strong>, la farmacia online <strong>PillPack</strong>, la società specializzata nella produzione di sistemi di sorveglianza <strong>Ring</strong>. È però <strong>la prima volta che si avventura nel settore immobiliare</strong>, acquistando <strong>Plant PreFab</strong>, start-up californiana che produce case prefabbricate, realizzate con materiali sostenibili e automatizzate.</div>
<div> </div>
<div>Plant PreFab, nata dall’esperienza di <strong>Living Homes</strong> (azienda che ha realizzato la prima <strong>casa LEED</strong> degli Stati Uniti, dove l’acronimo sta per “Leadership in Energy and Environmental Design”), oltre a <strong>impiegare materiali riciclati</strong>, impiega una metodologia che <strong>riduce i tempi di produzione del 50%</strong> e <strong>abbassa i costi del 10-25%</strong>. «Aspiriamo a rendere il processo edile più facile, veloce e meno costoso» ha sostenuto <strong>Steve Glenn</strong>, amministratore delegato di Plant PreFab. «Parte del nostro sforzo risiede nel produrre case che soddisfino i bisogni dei nostri clienti, e produrre abitazioni più grandi e tecnologiche è un modo per raggiungere questo obiettivo. Amazon è un leader in questo settore e speriamo di apprendere molto da loro.»</div>
<div> </div>
<div>L’azienda, che ha sede a Rialto, è stata acquistata con il denaro dell’<strong>Alexa Fund</strong>, <strong>un fondo di 100 milioni di dollari</strong> lanciato da Amazon nel 2015 per finanziare le imprese più innovative. Una mossa certamente non dettata dal caso, visto che il colosso di Jeff Bezos già da qualche tempo sta focalizzando i propri sforzi i<strong>n una serie di prodotti e dispositivi per la casa</strong>.</div>
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<div>Così si è espresso <strong>Paul Bernard</strong>, direttore dell’Alexa Fund: «Plant PreFab è un’azienda leader nella progettazione di case e un player innovativo nella costruzione di abitazioni. Siamo felici di sostenerli nella loro creazione di case sostenibili e connesse, più accessibili agli acquirenti e agli sviluppatori».</div>
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Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica: i rischi secondo Bruno Finzi
https://community.collengworld.com/c_news/giornata-nazionale-della-prevenzione-sismica-i-rischi-secondo-bru
2018-10-03T15:05:29.000Z
2018-10-03T15:05:29.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127685406?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Bruno Finzi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, ha invitato i propri ingegneri ad astenersi dall’iniziativa “Diamoci una scossa!”, contenuta nella Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Abbiamo già parlato della <strong>Giornata della Prevenzione Sismica</strong>, doppia iniziativa pensata per sensibilizzare i cittadini ai rischi connessi ai terremoti (ti sei perso l’articolo? Eccolo <strong>qui</strong> <span style="color: #ff0000;"><a href="http://www.community.collengworld.com/c_news/terremoti-a-fine-settembre-la-prima-edizione-della-giornata-nazio" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.community.collengworld.com/c_news/terremoti-a-fine-settembre-la-prima-edizione-della-giornata-nazio&source=gmail&ust=1538575905860000&usg=AFQjCNGPT0G-rl0X97clXq4kNzSd_hdhUQ">http://www.community.<wbr />collengworld.com/c_news/<wbr />terremoti-a-fine-settembre-la-<wbr />prima-edizione-della-giornata-<wbr />nazio</a></span>). La Giornata, che dal prossimo anno verrà riproposta <strong>ogni ultima domenica di settembre</strong>, ha l’obiettivo di <strong>illustrare ai cittadini la natura dei terremoti e i rischi a essi connessi</strong>. Particolarità della Giornata è l’iniziativa <strong>“Diamoci una scossa!”</strong>, che permette ai cittadini di <strong>richiedere una visita tecnica informativa</strong> per conoscere lo stato di sicurezza della propria abitazione, il tutto <strong>a costo zero</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Non tutti sono d’accordo sulla reale utilità di queste visite</strong>, però. Questo è quanto ha affermato lo scorso 28 settembre <strong>Bruno Finzi</strong>, <strong>presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano</strong>, il quale, dopo aver rimarcato l’importanza della prevenzione sismica per lo sviluppo del Paese e per la manutenzione del patrimonio immobiliare nazionale, ha detto: «Riteniamo […] senza dubbio positivo l’impegno intrapreso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con l’iniziativa nazionale “Diamoci una Scossa!” <strong>ma in essa allo stesso tempo ravvisiamo rischi che ci portano a non aderire in pieno a questo evento</strong>».</div>
<div> <br />
<a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127685507?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127685507?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Da dove nascono le riserve di Finzi riguardo i sopralluoghi di “Diamoci una scossa!”, che almeno sulla carta sembra un ottimo programma di prevenzione attiva? Ecco le parole dell’interessato: «Come Ordine di Milano e più in generale come Ordini lombardi abbiamo subito evidenziato al Consiglio Nazionale Ingegneri come la compilazione del “report di visita” richieda una notevole professionalità; <strong>esso genera una grande responsabilità per l’estensore del documento perché queste visite, teoricamente solo informative, risulteranno in pratica, per i cittadini, visite professionali a tutti gli effetti</strong> e potrebbero generare contenziosi ed illusioni inutili e dannose». Finzi ha inoltre detto che la stesura dei “report di visita” potrebbe essere interpretata dai cittadini come «<strong>preludio a successive attività professionali retribuite</strong> che gli Ordini professionali non possono in nessun modo promuovere per i propri iscritti».</div>
<div> </div>
<div>Per questo motivo l’Ordine di Milano, rappresentato da Finzi, ha invitato tutti i suoi iscritti a promuovere l’attività informativa dell’iniziativa “Diamoci una scossa!”, <strong>ma li ha contemporaneamente pregati di astenersi dall’attività di visita delle abitazioni e stesura dei report</strong>. </div>
<div> </div>
<div>«È bene che in un campo così delicato quale è la prevenzione sismica e l’analisi di fabbricati esistenti <strong>si evitino il più possibile confusioni e inutili allarmismi così come giudizi avventati</strong>; la professione di ingegnere e la serietà che ne contraddistingue le analisi ed i giudizi non è coniugabile con valutazioni che non possono risultare che ampiamente preliminari e superficiali» ha concluso Finzi.</div>
<div> </div>
<div><strong>SCEP</strong> è il gruppo di <strong>CollEngWorld</strong> dedicato alla creazione di <strong>servizi di ingegneria sismica collaborativa</strong>. Ti stanno a cuore la sicurezza delle persone e l’integrità del nostro patrimonio artistico? <strong>Iscriviti al gruppo e diventa un membro:</strong> <a href="http://www.community.collengworld.com/groups/SCEP" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.community.collengworld.com/groups/SCEP&source=gmail&ust=1538575905861000&usg=AFQjCNERgKhkzVFwQL2Fs3EPQb1nsczCUA">http://www.community.<wbr />collengworld.com/groups/SCEP</a></div>
</div>
Village Landais Alzheimer, il villaggio per malati di Alzheimer francese
https://community.collengworld.com/c_news/village-landais-alzheimer-il-villaggio-per-malati-di-alzheimer-fr
2018-09-30T07:36:09.000Z
2018-09-30T07:36:09.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342681?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un progetto rivoluzionario, una piccola città in cui i malati di Alzheimer potranno vivere liberamente seguiti da uno staff specializzato che non indosserà camici e divise.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Con più di 35 milioni di persone colpite in tutto il mondo, il <strong>morbo di Alzheimer</strong> è una delle forme di demenza più diffuse. È una <strong>malattia che sconvolge la vita del malato e delle persone che gli stanno attorno</strong>, a causa di sintomi che col passare del tempo non fanno che peggiorare, portando infine alla morte.</div>
<div> </div>
<div>Quella contro l’Alzheimer è una <strong>lotta che va avanti da molto tempo</strong>, in luoghi e forme diverse. Nel <strong>2009</strong>, nell’<strong>Olanda Settentrionale</strong>, a Weesp, è stato aperto il villaggio di <strong>Hogewey</strong>, che ospita più di <strong>150 malati</strong>. Entro la fine del <strong>2019</strong>, a Dax (<strong>Francia</strong>), entrerà in funzione una struttura simile.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342720?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342720?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Si chiamerà <strong>Village Landais Alzheimer</strong>, e sarà immersa in un’area verde di oltre cinque ettari, messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il villaggio, composto da piccoli edifici, sarà diviso in <strong>quattro quartieri</strong>, ciascuno dei quali avrà <strong>16 appartamenti</strong> (ognuno dotato di accoglienti <strong>spazi comuni</strong>: cucine, sale da pranzo, terrazzi, porticati e così via). Al centro del villaggio sorgerà la <strong>Bastide</strong>, edificio che ospiterà gli <strong>uffici</strong> e gli <strong>studi medici</strong> ma anche gli <strong>alloggi temporanei per i parenti dei malati</strong>. Al villaggio non mancheranno nemmeno farmacie, ristoranti, auditorium, mediateche, palestre, parrucchieri e supermercati.</div>
<div> </div>
<div>Il progetto, sviluppato dallo studio danese <strong>NORD Architects</strong> e dai francesi <strong>Champagnat & Gregoire</strong> (che assieme due anni fa hanno vinto il concorso bandito dal dipartimento di Landes), avrà un <strong>costo di circa 28 milioni di euro</strong>, a cui andranno a sommarsi altri sette milioni di euro per la gestione. La retta per i residenti sarà di circa <strong>60 euro al giorno</strong>.</div>
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<div><strong>Il sito del villaggio (in francese!):</strong> <a href="https://villagealzheimer.landes.fr/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://villagealzheimer.landes.fr/&source=gmail&ust=1538376352688000&usg=AFQjCNGubfpYVf1zrTwh5z1mgP3l4Vm-dg">https://villagealzheimer.<wbr />landes.fr/</a></div>
</div>
È morto Robert Venturi, uno degli architetti più importanti del Novecento
https://community.collengworld.com/c_news/e-morto-robert-venturi-uno-degli-architetti-piu-importanti-del-no
2018-09-30T07:33:24.000Z
2018-09-30T07:33:24.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342653?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Pochi giorni fa è morto Robert Venturi. Uno degli architetti più importanti del secolo scorso, mise in discussione le affermazioni del Movimento Moderno.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Il 18 settembre a Filadelfia è morto Robert Venturi, <strong>uno degli architetti più importanti del Novecento</strong>. Il decesso è stato causato da <strong>complicazioni legate all’Alzheimer</strong>. A dare la triste notizia è stato è stato il figlio James Venturi.</div>
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<div>Venturi nacque 93 anni fa a <strong>Filadelfia</strong> da una famiglia di quaccheri, e studiò architettura all’<strong>Università di Princeton</strong>. Dopo aver vinto una borsa di studio all’American Academy di Roma <strong>si trasferì in Europa per due anni</strong>, dove studiò i lavori di maestri: Michelangelo, il Bernini, Antoni Gaudi. <strong>Tornato negli Stati Uniti</strong>, Venturi insegnò all’Università della Pennsylvania, dove conobbe <strong>Denise Scott Brown</strong>, architetto e urbanista (nonché sua futura moglie).</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342612?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342612?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Assieme a Scott Brown, nel 1964 Venturi fondò il proprio studio, oggi noto come <strong>VSBA (Venturi Scott Brown Associates)</strong>. <strong>La coppia progettò case private, musei, università, piazze e biblioteche.</strong> Nel 1991 Robert Venturi fu insignito del più alto riconoscimento al mondo nell’architettura, il <strong>Premio Pritzker</strong> (andato quest’anno all’indiano B. V. Doshi), al quale la moglie non partecipò perché esclusa.</div>
<div> </div>
<div>Robert Venturi <strong>mise in discussione “Less is more”</strong>, il famoso assioma con cui Mies van der Rohe mise la semplicità e la purezza davanti a ogni cosa in architettura: Venturi era convinto che il linguaggio degli architetti potesse essere ricco, complesso e vario, basato su un vocabolario coraggioso, che non rifugge dalla sperimentazione, dalla casualità e dall’improvvisazione. Questa filosofia fu incarnata da <strong><em>Complexity and Contradiction in Architecture</em></strong>, volume pubblicato nel 1966 a New York e pubblicato in Italia col titolo <em>Complessità e contraddizioni nell’architettura</em>. Nel trattato Venturi sosteneva come <strong>l’utilizzo di elementi decorativi, richiami al passato, ironia e giocosità fosse necessario</strong>: l’architettura, per usare le sue stesse parole, «promuove la ricchezza e l’ambiguità anziché l’uniformità e la chiarezza, la contraddizione e l’abbondanza anziché l’armonia e la semplicità».</div>
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Premio Luigi Zordan: diventa un soggetto ospitante
https://community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-diventa-un-soggetto-ospitante
2018-09-26T11:56:31.000Z
2018-09-26T11:56:31.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127000998?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Oltre al consueto premio (uno stage di sei mesi presso uno studio di architettura prestigioso), quest’anno il Premio Zordan 2018 offrirà a una giovane eccellenza dell’ingegneria uno stage della stessa durata presso una società di ingegneria italiana iscritta all’OICE: candidati per diventare soggetto ospitante!</strong></span></div>
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<div>Quest’anno il <strong>Premio Zordan</strong> si espande con una dedicata all’<strong>ingegneria</strong>, che va ad affiancare quella storicamente incentrata sull’architettura. Il premio, istituito nel <strong>2007</strong> dal <strong>Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università degli Studi dell’Aquila</strong> per onorare la memoria del professor <strong>Luigi Zordan</strong> e giunto alla sesta edizione, prevede per i suoi vincitori ben <strong>due stage</strong>. Il primo si svolgerà presso la sede londinese dello studio <strong>SOM (Skidmore, Owings & Merrill)</strong>, autorevole studio di architettura e ingegneria a livello internazionale. <strong>Il secondo potrebbe svolgersi nel tuo studio.</strong></div>
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<div>Hai letto bene: la <strong>società di ingegneria</strong> che ospiterà la giovane eccellenza insignita dell’ambito premio potrebbe essere la tua. <strong>Candidarsi per diventare soggetto ospitante dello stage è semplice:</strong> tutto quello che devi fare è essere iscritto all’<strong>OICE</strong> (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) e <strong>segnalare il tuo interesse</strong> alla <strong>segreteria dell’associazione</strong>, che raccoglierà la tua candidatura e la valuterà in ragione della rilevanza del tuo profilo e dell’ordine cronologico delle proposte.</div>
<div> </div>
<div>Il Premio Zordan è un’<strong>occasione imperdibile</strong> per conoscere nuovi talenti e dare vita a sorprendenti sinergie, nel solco di una<strong> tradizione internazionale</strong> che ha visto nelle edizioni precedenti la partecipazione di grandi nomi quali <strong>Foster&P.</strong> (Londra, New York), <strong>Kaan Architecten</strong> (Rotterdam), <strong>Diener Diener</strong> (Basilea, Berlino), <strong>Hans Kollhoff</strong>(Firenze, Berlino), <strong>Christ&Gantembein</strong> (Londra).</div>
<div> </div>
<div><strong>OICE – Contatti</strong></div>
<div><strong>Mail:</strong> <a href="mailto:segreteria@oice.it" target="_blank" rel="noopener">segreteria@oice.it</a></div>
<div><strong>Telefono:</strong> 06 80687248</div>
<div><strong>Sito:</strong> <a href="http://www.oice.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.oice.it&source=gmail&ust=1538047523021000&usg=AFQjCNH2hKhCYa0ljzdKozkg11GKqgxBRg">www.oice.it</a></div>
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<div><strong>Per maggior informazioni sul Premio Luigi Zordan:</strong> <a href="http://www.community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione&source=gmail&ust=1538047523021000&usg=AFQjCNFi8gkEaEybNpYDW9OwLfeQl-2hEA">www.community.collengworld.<wbr />com/c_news/premio-luigi-<wbr />zordan-le-novita-della-vi-<wbr />edizione</a></div>
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Premio Luigi Zordan: le novità della VI edizione.
https://community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione
2018-09-25T10:25:19.000Z
2018-09-25T10:25:19.000Z
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<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126712989?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Giunto quest’anno alla sua VI edizione, il premio istituito dall’Università degli Studi dell’Aquila si espande con una nuova sezione dedicata ai neolaureati e ai giovani professionisti dell’ingegneria. Le preiscrizioni a gennaio 2019!</strong></span></div>
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<div>A distanza di due anni torna il <strong>Premio Luigi Zordan</strong>. Il concorso, istituito nel 2007 dal <strong>Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università dell’Aquila</strong> per onorare la memoria del professor <strong>Luigi Zordan</strong>, valorizza i <strong>neolaureati</strong> con l’inserimento in un circuito professionale di alto profilo e i <strong>giovani progettisti</strong> con somme in denaro.</div>
<div> </div>
<div>Storicamente più orientato verso l’<strong>architettura</strong>, quest’anno il Premio Zordan si espanderà con una nuova sezione, dedicata al mondo dell’<strong>ingegneria</strong>. Il premio sarà pertanto strutturato in <strong>due sezioni</strong>: una rivolta ai giovani laureati in <strong>ingegneria edile-architettura</strong>; l’altra, come di consueto, ai neolaureati in <strong>architettura-ingegneria civile</strong> e ai professionisti della <strong>progettazione architettonica e strutturale</strong>. A loro volta queste sezioni conterranno <strong>due sottosezioni</strong>, dedicate rispettivamente a <strong>tesi di laurea</strong> e a <strong>opere realizzate</strong>. Potranno partecipare al concorso i giovani laureati che hanno discusso la propria tesi nel biennio precedente al 2018-2019 e i professionisti di età non superiore ai 45 anni (o, in alternativa, iscritti all’albo professionale da non più di 15 anni).</div>
<div> </div>
<div>Gli <strong>stage</strong> con cui verranno premiati i vincitori sono <strong>due</strong> e avranno una durata di <strong>sei mesi</strong>. Il primo si svolgerà presso la sede europea di un autorevole studio di architettura e ingegneria, lo <strong>studio SOM</strong> (Skidmore, Owings & Merrill), a Londra; il secondo si terrà invece in una delle <strong>società italiane iscritte all’OICE</strong>, partner permanente del premio.</div>
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<div>E ora, le <strong>date più importanti</strong>:</div>
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<ul>
<li><strong>Settembre-ottobre 2018:</strong> bando</li>
<li><strong>Gennaio 2019:</strong> preiscrizione</li>
<li><strong>Febbraio 2019:</strong> invio elaborati</li>
<li><strong>Maggio 2019:</strong> premiazione</li>
</ul>
</div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, <strong>scrivi all’indirizzo</strong> <a href="mailto:premio.luigizordan@strutture.univaq.it" target="_blank" rel="noopener">premio.luigizordan@strutture.<wbr />univaq.it</a></div>
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<div><strong>Leggi il comunicato:</strong> <a href="http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.pdf&source=gmail&ust=1537955639917000&usg=AFQjCNF93fPqrFXooNq1Rcqbw7VK795A6w">http://www.sitda.net/<wbr />downloads/comunicati_<wbr />infostampa/Premio_dedicato_a_<wbr />Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.<wbr />pdf</a></div>
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<div><strong>Leggi il regolamento:</strong> <a href="http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.pdf&source=gmail&ust=1537955639918000&usg=AFQjCNFkJP4GKQab5o389UG-BHrdn09dvg">http://www.sitda.net/<wbr />downloads/comunicati_<wbr />infostampa/Premio_dedicato_a_<wbr />Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.<wbr />pdf</a></div>
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Stati Uniti: completato il 3 World Trade Center
https://community.collengworld.com/c_news/stati-uniti-completato-il-3-world-trade-center
2018-09-25T09:51:10.000Z
2018-09-25T09:51:10.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126712672?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>L’11 giugno è stato inaugurato a New York il 3 World Trade Center, grattacielo firmato dall’architetto di origini italiane Richard Rogers. È bene ricordare però che la ricostruzione dell’area non è ancora finita.</strong></span></div>
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<div><strong>11 settembre 2001: una data difficile da dimenticare.</strong> Il crollo delle Torri Gemelle ha lasciato un segno nella coscienza di milioni di persone, americane e non. Da 17 anni è in corso la ristrutturazione dell’area colpita dall’attentato, <strong>una lenta rinascita</strong> basata sul master plan dello studio di <strong>Daniel Libeskind</strong>, architetto polacco naturalizzato statunitense. <strong>Il nuovo progetto comprende più edifici</strong> — non tutti sanno che il World Trade Center comprendeva altre strutture oltre alle due più famose (e sfortunate) —, <strong>alcuni dei quali ancora in fase di costruzione.</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>L’11 giugno, dopo otto anni di lavori, è stato finalmente inaugurato il 3 World Trade Center,</strong> grattacielo progettato dall’architetto italiano naturalizzato inglese <strong>Richard Rogers</strong>, vincitore nel 2007 del Premio Pritzker. Alto quasi <strong>330 metri</strong>, con <strong>69 piani</strong> dedicati a uffici, la struttura è attualmente <strong>la quinta per altezza a New York</strong> (ma si sa già che nel giro di qualche anno passerà alla quattordicesima posizione). Il 3 World Trade Center è <strong>affacciato sull’area del memoriale</strong> e si trova in mezzo ad altri edifici: il One World Trade Center, il World Trade Center Transportation Hub e il 4 World Trade Center.</div>
<div>Edificio dalla spiccata vocazione pubblica, il 3 World Trade Center è dotato di <strong>1000 metri quadrati di superfici all’aperto</strong> divise in tre terrazze collocate a diverse altezze. La più grande, situata al diciassettesimo piano, ha un’area di circa 510 metri quadrati, è anche <strong>la più grande terrazza privata della Grande Mela</strong>; le altre due, di dimensioni più ridotte, si trovano al sessantesimo e al settantaseiesimo piano.</div>
<div> </div>
<div><strong>Il 3 World Trade Center sarà privo di colonne,</strong> ma avrà al centro un nucleo di cemento armato e all’esterno un esoscheletro d’acciaio. «Meno colonne hai, più flessibilità hai e, naturalmente, la possibilità di cambiare ha un ruolo fondamentale» ha affermato Rogers. «Devi rendere possibile il cambiamento, altrimenti le persone demoliranno l’edificio presto. E, naturalmente, la longevità è altamente sostenibile, e la sostenibilità è una parola chiave in questo periodo storico.»</div>
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Tettoie ed edilizia libera: la sentenza del Tar Campania
https://community.collengworld.com/c_news/tettoie-ed-edilizia-libera-la-sentenza-del-tar-campania
2018-09-25T09:41:11.000Z
2018-09-25T09:41:11.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126712423?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Le tettoie rientrano tra gli interventi di edilizia libera, giusto? No, non necessariamente: ecco cosa pensano al riguardo i giudici del Tar Campania.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Ad aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il <strong>Glossario edilizia libera</strong>, elenco contenente 58 voci in cui sono specificati gli <strong>interventi di edilizia che possono essere realizzati senza autorizzazioni o comunicazioni</strong>, come per esempio inferriate, parapetti, comignoli e ascensori.</div>
<div> </div>
<div><strong>E le tettoie? Possono essere considerati interventi di edilizia libera?</strong> <strong>Dipende,</strong> individuare la categoria di una tettoia non è sempre un’operazione semplice, né immediata. È quanto sostenuto dai <strong>giudici amministrativi del Tar Campania</strong>, i quali nella sentenza 4529/2018 scrivono: «<strong>La "tettoia" non è</strong> […] <strong>né una nozione giuridica, né un elemento della fattispecie normativa che rimanda ad una specifica nozione tecnico-scientifica;</strong> pertanto la qualificazione della fattispecie concreta, quale "elemento di arredo delle aree pertinenziali degli edifici" di cui all'art. 6 comma lettera e) quinquies [...] del T.U. 380/2001, dipende dalla conformazione specifica dell'opera».</div>
<div> </div>
<div>Insomma, la tettoia può o non può essere inclusa nel Glossario a fianco di interventi analoghi come i pergolati più piccoli, le tende, le tende a pergola e le pergotende. Come capire quando è necessario il permesso? Semplice: <strong>l’autorizzazione diventa necessaria se la tettoia modifica la sagoma dell’edificio</strong>. La parola ai giudici: «<strong>le tettoie, quando incidono sull'assetto edilizio preesistente, non possono essere considerate quali interventi di manutenzione straordinaria</strong> ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. b), d.P.R. n. 380 del 2001 (in quanto non consistono nella rinnovazione o nella sostituzione di un elemento architettonico, ma nell'aggiunta di un elemento strutturale dell'edificio, con modifica del prospetto), per cui la loro costruzione necessita del previo rilascio del permesso di costruire, e non è assentibile mediante semplice denuncia di inizio di attività, anche attesa la perdurante modifica dello stato dei luoghi».</div>
<div> </div>
<div><strong>Il Glossario edilizia libera:</strong> <a href="https://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2018/04/10/glossaio%20unico.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2018/04/10/glossaio%2520unico.pdf&source=gmail&ust=1537954757022000&usg=AFQjCNE0XQlhmXa6xfspU8j4GiUEg0v2Cg">https://www.ilsole24ore.com/<wbr />pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/<wbr />ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_<wbr />Embedded/Documenti/2018/04/10/<wbr />glossaio%20unico.pdf</a></div>
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Taiwan National Library: la biblioteca-comunità di Carlo Ratti
https://community.collengworld.com/c_news/taiwan-national-library-la-biblioteca-comunita-di-carlo-ratti
2018-09-25T07:15:20.000Z
2018-09-25T07:15:20.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710913?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>La biblioteca come una piccola città: è questa l’idea a partire dalla quale gli studi Carlo Ratti Associati e Bio-architecture Formosana daranno vita alla Taiwan National Library.</strong></span></div>
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<div><strong>Carlo Ratti Associati</strong> e <strong>Bio-architecture Formosana</strong> hanno vinto il concorso internazionale per la sezione meridionale della <strong>Taiwan National Library and Repository</strong> a Tainan, nell’isola di <strong>Taiwan</strong>. Il loro progetto, che nasce dalla visione della biblioteca come una piccola comunità, darà vita a una <strong>struttura che sarà al tempo stesso biblioteca, museo e archivio</strong>. La costruzione si troverà nel distretto di <strong>Xinying</strong>, città di 80.000 abitanti. </div>
<div> </div>
<div>Il progetto di Carlo Ratti e Formosana mira a trasformare una vasta zona periferica in una comunità vivace, ben integrata ai complessi abitativi, alla piscina municipale e allo stadio. Il progetto della biblioteca includerà un <strong>centro di conservazione digitale</strong>, che permetterà di memorizzare in formato elettronico i materiali accademici del Taiwan. Tale centro servirà anche ad aumentare la competitività del Taiwan in un’era come la nostra caratterizzata dall’economia della conoscenza.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710921?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710921?profile=RESIZE_710x" width="400" /></a></div>
<div>Per quanto riguarda il design, la National Library sfoggerà <strong>ampi spazi luminosi</strong>, dove poter condividere la conoscenza in maniera meno formale e più interattiva. Un luogo distante dalla polverosa rigidità del passato, insomma, animato da tre idee chiave: <strong>vicinanza alla natura</strong>, <strong>apertura dell’apprendimento</strong> e <strong>“museizzazione” della biblioteca</strong>.</div>
<div> </div>
<div>Quest’ultimo processo sarà realizzato a partire da piccoli tour grazie ai quali i visitatori potranno scoprire i dietro le quinte della restaurazione, della conservazione e della digitalizzazione dei libri.</div>
<div><strong>La biblioteca-paese aprirà le porte al pubblico nel 2023.</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi il comunicato originale (in inglese!):</strong> <a href="http://www.bioarch.com.tw/news/v-3WBn" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.bioarch.com.tw/news/v-3WBn&source=gmail&ust=1537945413842000&usg=AFQjCNFrwsgCG8qNamO7fGe3iwc70uF1Pw">http://www.bioarch.com.tw/<wbr />news/v-3WBn</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi l’articolo originale (in inglese!):</strong> <a href="https://www.archdaily.com/902340/carlo-ratti-and-baf-win-taiwan-national-library-competition" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/902340/carlo-ratti-and-baf-win-taiwan-national-library-competition&source=gmail&ust=1537945413842000&usg=AFQjCNFFrcvfS3ORiNqkTO0Cud2l4zZ0wQ">https://www.archdaily.com/<wbr />902340/carlo-ratti-and-baf-<wbr />win-taiwan-national-library-<wbr />competition</a></div>
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Ponte Morandi: l'idea di Renzo Piano
https://community.collengworld.com/c_news/ponte-morandi-l-idea-di-renzo-piano
2018-09-20T12:31:04.000Z
2018-09-20T12:31:04.000Z
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https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126583150?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Qualche giorno fa Renzo Piano ha presentato al presidente della Liguria Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci la sua “idea di ponte”. Un intervento, quello dell’architetto genovese, che non andrà a sostituire il lavoro degli ingegneri e degli architetti chiamati a operare sul contesto urbano.</strong></span></p>
<p> </p>
<div>Venerdì 7 settembre <strong>Renzo Piano</strong> ha presentato al <strong>presidente della Liguria Giovanni Toti</strong> e al <strong>sindaco di Genova Marco Bucci</strong> il disegno di un ponte che, nelle intenzioni dell’architetto genovese, possa restituire alla sua città l’orgoglio e la fierezza. A detta di Renzo Piano è ancora presto per parlare di progetti: «Dire che è un’idea progettuale è eccessivo. <strong>È soltanto l’inizio</strong>».</div>
<div> </div>
<div><strong>L’idea, però, c’è.</strong> Il ponte sarà costituito da un semplice nastro, una striscia d’asfalto che corre su pilastri la cui forma ricorda la prua delle navi. Sarà <strong>un ponte luminoso</strong>, quello di Renzo Piano, <strong>costellato da 43 altissimi lampioni</strong>, uno per ciascuna delle vittime della tragedia del 14 agosto. Dalla sommità di ciascun lampione si irradierà una luce a forma di vela. Sarà un ponte contraddistinto da rigore e sobrietà, <strong>un ponte genovese</strong>. Così si è espresso l'architetto: «un’idea di ponte che esprime un po’ della nostra parsimonia, del nostro atteggiamento».</div>
<div> </div>
<div><strong>Quando lo scorso mese il Ponte <span class="il">Morandi</span> è crollato, Renzo Piano si trovava in montagna.</strong> Sconvolto dalla notizia («Da quando è successo io non penso ad altro. […] Io stesso quel ponte l’ho percorso mille volte…»), l’architetto ha fatto passare quasi una settimana prima di contattare il sindaco di Genova e il presidente della Regione, <strong>dichiarando di volersi mettere a disposizione della città a titolo gratuito</strong>. Renzo Piano ha comunque sottolineato che il nuovo ponte «sarà un’opera corale, perché <strong>non voglio sostituirmi né a ingegneri né ad architetti</strong> che saranno chiamati a lavorare sul contesto urbano».</div>
<div> </div>
<div>Quando inizieranno i lavori? <strong>«Bisogna fare rapidamente ma non in fretta»</strong> ha detto Renzo Piano.</div>
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Trabeculae Pavilion: il padiglione stampato in 3D di Roberto Naboni
https://community.collengworld.com/c_news/trabeculae-pavilion-il-padiglione-stampato-in-3d-di-roberto-nabon
2018-09-20T10:24:08.000Z
2018-09-20T10:24:08.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579652?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div dir="ltr"><span style="font-size: 14pt;"><strong>Si chiama Trabeculae Pavilion, ed è un progetto che sposa la stampa 3D con la biomimetica. Lo potete trovare a Milano, in piazza Leonardo da Vinci, nel cortile davanti alla sede del Politecnico di Milano!</strong></span></div>
<p> </p>
<div dir="ltr">A luglio è stato completato il <strong>Trabeculae Pavillion</strong>, uno dei più eleganti esempi di architettura stampata in 3D made in Italy. Il progetto, frutto del lavoro dell’architetto <strong>Roberto Naboni</strong> e della professoressa <strong>Ingrid Paoletti</strong> del Politecnico di Milano, muove da studi riguardanti tanto la <strong>stampa 3D</strong> quanto il <strong>design computazionale basato su logiche naturali</strong>. Il padiglione è attualmente situato in <a href="https://maps.google.com/?q=piazza+Leonardo+da+Vinci+32&entry=gmail&source=g">piazza Leonardo da Vinci 32</a> a <strong>Milano</strong>, davanti al Politecnico, dove Naboni ha svolto il proprio dottorato.</div>
<div dir="ltr"> </div>
<div dir="ltr"><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579604?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579604?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a></div>
<div dir="ltr">Ispirato alle <strong>trabecole</strong> (le microstrutture che si trovano all’interno delle ossa), il Trabeculae Pavilion <strong>è alto 3,6 metri</strong>, <strong>ha un’area di 36 metri quadrati</strong> e <strong>pesa circa 335 chilogrammi</strong>. La sua struttura è composta da <strong>352 elementi</strong>, realizzati a partire da un <strong>filamento di biopolimero ad alte prestazioni</strong> FiloAlfa lungo ben <strong>112 chilometri</strong>. La stampa, portata avanti da cinque <strong>macchine DeltaWASP</strong> (quattro modelli 4070, un modello 60100) che sono rimaste in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, ha richiesto un tempo complessivo di <strong>4.352 ore</strong>.</div>
<div dir="ltr"> </div>
<div dir="ltr">«Gli ultimi decenni hanno testimoniato <strong>una crescita esponenziale nella richiesta di materiali grezzi</strong> a causa della continua urbanizzazione e industrializzazione delle economie emergenti» ha affermato Naboni, attualmente professore presso la University of Southern Denmark. «Questa ricerca investiga modelli biologici e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie di fabbricazione additiva per <strong>trovare una soluzione sostenibile all’uso dei materiali da costruzioni</strong>. Il nostro obiettivo è quello di esplorare un nuovo modello costruttivo: avanzato, efficiente e sostenibile.»</div>
<div dir="ltr"> </div>
<div dir="ltr">Il Trabeculae Pavilion è il coronamento della collaborazione tra Roberto Naboni e Ingrid Paoletti, iniziata nel 2014 con la creazione di <strong>ACTLAB</strong> (Laboratorio di Architettura, Computazione e Tecnologia), gruppo di ricerca che esplora le interazioni tra design computazionale, nuove tecnologie e scienza dei materiali.</div>
<div dir="ltr"> </div>
<div dir="ltr"><strong>Leggi il comunicato stampa sul sito della WASP:</strong> <a href="http://www.wasproject.it/w/trabeculae-pavilion-stampanto-con-delta-wasp/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.wasproject.it/w/trabeculae-pavilion-stampanto-con-delta-wasp/&source=gmail&ust=1537523649119000&usg=AFQjCNEYZWMig579s_B5M-QUhZAy7Dp5IA">http://www.wasproject.it/w/<wbr />trabeculae-pavilion-stampanto-<wbr />con-delta-wasp/</a></div>
</div>
Interventi edilizi in zone sismiche: nuova sentenza della Cassazione
https://community.collengworld.com/c_news/interventi-edilizi-in-zone-sismiche-nuova-sentenza-della-cassazio
2018-09-18T10:21:21.000Z
2018-09-18T10:21:21.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126495047?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>La terza sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che per ogni intervento edilizio in zona sismica bisogna depositare il progetto allo Sportello Unico.</strong></span></p>
<p> </p>
<p>Pubblicata il 31 agosto, la <strong>sentenza 39335/2018 della Corte di Cassazione</strong> ha stabilito che “<strong>qualsiasi intervento edilizio in zona sismica</strong>, comportante o meno l'esecuzione di opere in conglomerato cementizio amato, indipendentemente dalla natura dei materiali usati, dalla tipologia delle strutture realizzate, dalla natura pertinenziale o precaria, <strong>deve essere previamente denunciato al competente ufficio</strong>”: ciò permetterà alla Pubblica Amministrazione di svolgere <strong>il controllo preventivo delle costruzioni</strong>, che dovranno inoltre essere autorizzate con <strong>il rilascio di un permesso</strong>.</p>
<p><strong>Da questa disciplina saranno esenti solo gli interventi di manutenzione ordinaria.</strong></p>
<p>E che dire di <strong>interventi in apparenza minori</strong> come l’erezione di semplici muri di recinzione costruiti con mattoni forati e la chiusura di verande con mattoni? Ebbene, <strong>l</strong><strong>a nuova disciplina antisismica riguarderà anche questi</strong>, poiché “anche interventi apparentemente «minori» possono assumere concreto rilievo sul piano della pericolosità”.</p>
<p><strong>Tra i parametri che concorrono alla valutazione del rischio,</strong> l’aspetto dimensionale, le modalità di collocazione del manufatto, la morfologia del sito, la pendenza del terreno e le modalità di realizzazione delle strutture di sostegno, “in quanto suscettibili di accrescere il grado di pericolo per l'incolumità pubblica”.</p>
<p><strong>È stata inoltre esclusa ogni possibilità di deroga prevista da eventuali disposizioni regionali.</strong> Le zone sismiche sono state classificate dall’<strong>ordinanza 20/03/2003 n. 3274</strong>, che ha individuato quattro zone:</p>
<ul>
<li><strong>Zona 1.</strong> La zona più pericolosa, in cui la probabilità di un forte terremoto è alta.</li>
<li><strong>Zona 2</strong>. In questa zona i forti terremoti sono possibili.</li>
<li><strong>Zona 3.</strong> In questa zona i forti terremoti sono possibili, ma meno probabili rispetto alla zona 1 e alla zona 2.</li>
<li><strong>Zona 4.</strong> La zona meno pericolosa, i cui la probabilità di un terremoto è molto bassa.</li>
</ul>
<p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Qui la sentenza completa: <a href="http://www.cngeologi.it/wp-content/uploads/2018/09/39335.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.cngeologi.it/wp-content/uploads/2018/09/39335.pdf&source=gmail&ust=1537351846105000&usg=AFQjCNHEpFJnL5i_tfxGMm7MOkadSLEVjw">http://www.cngeologi.it/wp-<wbr />content/uploads/2018/09/39335.<wbr />pdf</a><br />
<br />
SCEP è il gruppo di CollEngWorld dedicato alla creazione di servizi di ingegneria sismica collaborativa. Ti stanno a cuore la sicurezza delle persone e l’integrità del nostro patrimonio artistico? Iscriviti al gruppo e diventa un membro: <a href="http://www.community.collengworld.com/groups/SCEP" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.community.collengworld.com/groups/SCEP&source=gmail&ust=1537351846105000&usg=AFQjCNH5VSQmNbTUaRou3o4OykC79wrk_Q">http://www.community.<wbr />collengworld.com/groups/SCEP</a></strong></span></p>
<div class="yj6qo"> </div>
<p> </p>
</div>
Giovani ingegneri: solo sei mesi per trovare lavoro, ma il settore civile è ancora in crisi
https://community.collengworld.com/c_news/giovani-ingegneri-solo-sei-mesi-per-trovare-lavoro-ma-il-settore-
2018-09-18T07:54:04.000Z
2018-09-18T07:54:04.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126488176?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>La ricerca, presentata al 63° Congresso Nazionale Ordini degli Ingegneri, sostiene che gli ingegneri sono i primi a trovare lavoro dopo la laurea, mettendo in evidenza la controtendenza del settore edile.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Pochi giorni fa si è tenuto a <strong>Roma</strong> il <strong>63° Congresso Nazionale Ordini degli Ingegneri</strong>, incontro che ha visto la partecipazione di oltre mille congressisti appartenenti a 106 ordini territoriali nazionali. Il Congresso è stato un’importante occasione per <strong>fare il punto della situazione</strong> sull’<strong>occupazione degli ingegneri alla fine degli studi</strong>. I dati esposti di seguito, appartenenti a una <strong>ricerca svolta da CNI-Anpal Servizi</strong>, sono stati presentati durante <strong>“Professionisti nel lavoro che cambia”</strong>, tavola rotonda condotta dal giornalista Andrea Pancani. Alla discussione hanno partecipato Maurizio Del Conte, Mirella Battista di HR Professional Ferrovie dello Stato, il presidente CRUI Gaetano Manfredi e Luciano Vasques di AD Eni Progetti.</div>
<div> </div>
<div>I dati, dunque. Laddove gli altri laureati impiegano in media dieci mesi per trovare lavoro, <strong>ai giovani ingegneri ne bastano solo sei</strong>. Alla rapidità con cui i laureati trovano occupazione nel settore si aggiunge uno stipendio significativo: secondo la ricerca, a soli quattro anni dalla laurea quasi <strong>il 94% degli ingegneri guardagna più di 1750 euro al mese</strong>. Notizie positive anche per quanto riguarda le tipologie di contratto, con<strong>l’82,6% degli ingegneri che vengono assunti come dipendenti di enti e società</strong> e l’11,4% che svolgono il proprio lavoro da liberi professionisti (solo il 3,4% lavorerebbe part time).</div>
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<div><strong>Confermata invece la crisi del settore civile,</strong> nello specifico quello edile, che non accenna a risalire. Un tempo al centro dell’attenzione dei neolaureati, oggi il settore civile soffre di una carenza di domanda; carenza, questa, resa evidente dalla <strong>tragedia del Ponte Morandi</strong>. A tal proposito, <strong>il Ministro delle Infrastrutture Toninelli</strong> ha annunciato che <strong>il Ministero costituirà un’agenzia pubblica</strong> per il controllo dei concessionari e per le ispezioni con ingegneri pubblici («Abbiamo bisogno di voi», sono state le sue parole).</div>
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<div> </div>
<div>La ricerca ha messo in evidenza un altra tendenza interessante, relativa al mondo universitario. I corsi di laurea in ingegneria sono sempre più frequentati: <strong>oggi una matricola su cinque sceglie un corso di laurea del gruppo ingegneria</strong>. (Con un aumento di ingegneri del 7% rispetto al 2016, lo scorso anno ha confermato <strong>il primo posto in classifica dei corsi di laurea in ingegneria</strong> per numero di immatricolati.)</div>
<div>Quali sono i profili più ricercati e quanti sono stati assunti durante lo scorso anno? Secondo la ricerca CNI-Anpal Servizi, le figure più richieste sono:</div>
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<ul>
<li><strong>Analisti e progettisti di software</strong> (24.000 assunti)</li>
<li><strong>Progettisti e amministratori di sistemi</strong> (5000 assunti)</li>
<li><strong>Ingegneri energetici e meccanici</strong> (4500 assunti)</li>
</ul>
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<div><strong>Il documento integrale della ricerca:</strong> <a href="https://cache.b.centrostudicni.it/images/Domanda_prof_Ingegn_db802.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://cache.b.centrostudicni.it/images/Domanda_prof_Ingegn_db802.pdf&source=gmail&ust=1537335063186000&usg=AFQjCNGa7K4lvpgw_CCPfNMvk5mrVE96Ew">https://cache.b.<wbr />centrostudicni.it/images/<wbr />Domanda_prof_Ingegn_db802.pdf</a>
<div class="yj6qo"> </div>
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L’importanza del legno nelle costruzioni, grattacieli inclusi.
https://community.collengworld.com/c_news/importanza-del-legno-nelle-costruzioni
2018-09-17T06:31:32.000Z
2018-09-17T06:31:32.000Z
Collengworld
https://community.collengworld.com/community/collengworld
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125083793?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un rapporto commissionato dal governo inglese ha messo in evidenza la necessità di utilizzare il legno nelle nuove costruzioni (grattacieli inclusi). Secondo gli autori del documento, questo permetterebbe al Regno Unito di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.</strong></span></p>
<div>Il <strong>rapporto</strong> realizzato dalla <strong>Royal Society</strong> e dalla <strong>Royal Academy of Engineering</strong> per volere del governo inglese parla chiaro: <strong>è necessario intraprendere fin da ora un’azione radicale per permettere al Regno Unito di raggiungere gli obiettivi stabiliti nel 2015 dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici</strong>.</div>
<div> </div>
<div>La soluzione risiede nel <strong>legno</strong>. Attualmente nel Regno Unito <strong>solo il 20% degli edifici</strong> sono fatti di questo materiale: una percentuale che secondo gli autori dello studio potrebbe crescere fino al 90%. Una delle ragioni principali per cui nel Regno Unito il legno viene utilizzato poco nelle costruzioni è la sua <strong>infiammabilità</strong>; questo, tuttavia, non dovrebbe scoraggiare dal suo impiego, dato che un’ampia diffusione del legno avrebbe <strong>numerose ricadute positive sul clima e sull’ambiente</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Secondo una stima,</strong> l’impiego del legno nelle costruzioni permetterebbe di ridurre del 14-31% delle emissioni di anidride carbonica globali, e del 12-19% le emissioni legate ai combustibili fossili (sempre a livello globale). Questo, tuttavia, sarebbe possibile solo impiegando più del 34% delle riserve di legno ottenuto con tecniche sostenibili del mondo.</div>
<div> </div>
<div>Il legno non è certo uno sconosciuto negli ambiti dell’ingegneria e dell’architettura, nemmeno in Regno Unito, dove già nel 2016 <strong>PLP Architecture</strong> e l’<strong>Università di Cambridge</strong> avevano proposto la costruzione di <strong>un grattacielo alto 300 metri realizzato in legno</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi la notizia originale (in inglese):</strong> <a href="https://www.architectsjournal.co.uk/news/build-with-wood-and-save-the-planet-says-report/10035111.article?blocktitle=News-features&contentID=13634" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.architectsjournal.co.uk/news/build-with-wood-and-save-the-planet-says-report/10035111.article?blocktitle%3DNews-features%26contentID%3D13634&source=gmail&ust=1537006450510000&usg=AFQjCNFpyavG7kzAnxPPt46qzJxy3xGvLw">https://www.architectsjournal.<wbr />co.uk/news/build-with-wood-<wbr />and-save-the-planet-says-<wbr />report/10035111.article?<wbr />blocktitle=News-features&<wbr />contentID=13634</a></div>
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<div><strong>Leggi il rapporto della Royal Academy of Engineering (in inglese):</strong> <a href="https://www.raeng.org.uk/news/news-releases/2018/september/greenhouse-gas-removal-could-make-the-uk-carbon-ne" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.raeng.org.uk/news/news-releases/2018/september/greenhouse-gas-removal-could-make-the-uk-carbon-ne&source=gmail&ust=1537006450510000&usg=AFQjCNEt3u2EJ73ACFc1Bnf5lMmw0HfxFw">https://www.raeng.org.uk/news/<wbr />news-releases/2018/september/<wbr />greenhouse-gas-removal-could-<wbr />make-the-uk-carbon-ne</a></div>
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Ministero dell’Ambiente e dissesto idrogeologico: 20 milioni di euro per quattro regioni
https://community.collengworld.com/c_news/ministero-dell-ambiente-e-dissesto-idrogeologico-20-milioni-di-eu
2018-09-13T14:58:23.000Z
2018-09-13T14:58:23.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125005563?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Saranno quattro le regioni a beneficiare del denaro messo a disposizione del Ministero dell’Ambiente per la progettazione contro il dissesto idrogeologico: Campania, Sicilia, Lazio e Umbria.</strong></span></p>
<div>Il <strong>Ministero dell’Ambiente</strong> ha reso noto lo scorso settembre con un comunicato che assegnerà <strong>20 milioni di euro a quattro regioni</strong>. Il denaro servirà a finanziare la <strong>progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico</strong> e permetterà ai rispettivi presidenti di regione di <strong>dare vita a opere per oltre 660 milioni di euro</strong>.</div>
<div><strong>Le quattro regioni che beneficeranno dei 20 milioni di euro sono Campania, Sicilia, Lazio e Umbria.</strong> Vediamo ora nello specifico in che modo il denaro sarà distribuito fra le regioni e come queste trarranno vantaggio dai nuovi fondi statali. </div>
<div> </div>
<div>CAMPANIA</div>
<div> </div>
<div><strong>Fondi assegnati:</strong> oltre 12 milioni di euro. </div>
<div><strong>Progettazioni finanziate:</strong> 54.</div>
<div><strong>Valore complessivo delle opere:</strong> 365 milioni di euro.</div>
<div> </div>
<div><strong>Fra le opere finanziate,</strong> la progettazione dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico della foce del Volturno e del Litorale Domizio (CE) e la progettazione del risanamento idrogeologico del Comune di Volturara Irpina (AV). </div>
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<div>SICILIA</div>
<div> </div>
<div><strong>Fondi assegnati:</strong> oltre 5 milioni di euro.</div>
<div><strong>Progettazioni finanziate:</strong> 32.</div>
<div><strong>Valore complessivo delle opere:</strong> circa 133 milioni di euro.</div>
<div> </div>
<div><strong>Fra le opere finanziate,</strong> il ripascimento della spiaggia di Campofelice di Rocella (PA) e la mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera del Comune di Messina.</div>
<div> </div>
<div>LAZIO</div>
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<div><strong>Fondi assegnati:</strong> 1,92 milioni di euro.</div>
<div><strong>Progettazioni finanziate:</strong> 11.</div>
<div><strong>Valore complessivo delle opere:</strong> oltre 85 milioni di euro.</div>
<div> </div>
<div><strong>Fra le opere finanziate,</strong> la progettazione della messa in sicurezza di alcuni fossi e canali nel Comune di Roma e il completamento dello scolmatore di piena del Fiume Liri (FR).</div>
<div> </div>
<div>UMBRIA</div>
<div> </div>
<div><strong>Fondi assegnati:</strong> oltre 850 mila euro.</div>
<div><strong>Progettazioni finanziate:</strong> 2.</div>
<div><strong>Valore complessivo delle opere:</strong> 83 milioni di euro.</div>
<div> </div>
<div><strong>Le due opere finanziate sono</strong> il completamento della messa in sicurezza dal rischio idraulico lungo l’asta del Tevere a Città di Castello (PG) e il risanamento idrogeologico del Fosso Santa Margherita a Perugia.</div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi il comunicato stampa sul sito del Ministero dell’Ambiente:</strong> <a href="http://www.minambiente.it/comunicati/dissesto-ministero-ambiente-arrivano-fondi-20-milioni-di-euro-finanziati-progetti-4" target="_blank" rel="noopener noreferrer" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.minambiente.it/comunicati/dissesto-ministero-ambiente-arrivano-fondi-20-milioni-di-euro-finanziati-progetti-4&source=gmail&ust=1536936025620000&usg=AFQjCNEtS15LovAe5J31HhvqrSvmRGvIFQ">http://www.minambiente.it/<wbr />comunicati/dissesto-ministero-<wbr />ambiente-arrivano-fondi-20-<wbr />milioni-di-euro-finanziati-<wbr />progetti-4</a></div>
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Zhu Pei è il nuovo preside della School of Architecture di Pechino
https://community.collengworld.com/c_news/zhu-pei-nuovo-preside-della-school-of-architecture-di-pechino
2018-09-12T12:42:02.000Z
2018-09-12T12:42:02.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124960337?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>La School of Architecture dell’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino ha un nuovo preside: Zhu Pei, incluso dall’Huffington Post tra i cinque più influenti architetti sotto i 50 anni Cina.</strong></span></p>
<div> </div>
<div><strong>La CAFA (<em>Central Academy of Fine Arts</em>, “Accademia Centrale delle Belle Arti”) di Pechino ha nominato Zhu Pei, premiato architetto cinese, preside della sua School of Architecture.</strong> Zhu Pei, che ha fondato lo studio omonimo nel 2005, si è sempre distinto per <strong>progetti che mescolano abilmente tradizione e innovazione</strong>. Zhu Pei ha inoltre insegnato alla Harvard Graduate School of Design e alla Graduate School of Architecture, Planning and Preservation della Columbia University, <strong>due dei corsi di laurea più importanti al mondo</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Lo Studio Zhu-Pei ha realizzato progetti in tutto il globo;</strong> fra quelli che hanno visto la luce in Cina non si possono non citare l’Imperial Kiln Museum di Jingdezhen, il Performance Art Center di Dali e il Minsheng Museum of Modern Art di Pechino. <strong>Ricca è anche la lista dei premi che l’architetto cinese ricevuto durante la sua carriera:</strong> tra questi, l’AIA Honor Award, il Design Vanguard Award  e il China Award del mensile americano Architectural Record. <strong>Zhu Pei ha anche fatto parte della giuria del Mies van der Rohe Award.</strong></div>
<div> </div>
<div>«In quanto migliore accademia d’arte cinese, l’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino ha una cultura e una tradizione robuste, incentrate sull’arte e sull’innovazione» ha dichiarato Zhu Pei. «La School of Architecture dell’Accademia Centrale delle Belle Arti dovrebbe condurre la comunità accademica cinese verso il pensiero critico e la creatività per lo sviluppo dell’architettura del futuro. <strong>La nostra scuola si concentrerà sui problemi più recenti dell’educazione, della ricerca e della pratica dell’architettura,</strong> costruendo una piattaforma accademica per l’educazione critica all’architettura con un occhio per la natura, la cultura e la creatività.»</div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi l’articolo originale (in inglese):</strong> <a href="https://www.archdaily.com/901118/zhu-pei-named-dean-of-school-of-architecture-at-central-academy-of-fine-arts-in-beijing" target="_blank" rel="noopener noreferrer" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/901118/zhu-pei-named-dean-of-school-of-architecture-at-central-academy-of-fine-arts-in-beijing&source=gmail&ust=1536762726275000&usg=AFQjCNESHVO3s6YFOjeRKHzfjzh9Vab8GQ">https://www.archdaily.com/<wbr />901118/zhu-pei-named-dean-of-<wbr />school-of-architecture-at-<wbr />central-academy-of-fine-arts-<wbr />in-beijing</a></div>
</div>
Safety Expo 2018: prevenzioni incendi e sicurezza sul lavoro a Bergamo
https://community.collengworld.com/c_news/safety-expo-2018-prevenzioni-incendi-e-sicurezza-sul-lavoro-a-ber
2018-09-12T12:36:41.000Z
2018-09-12T12:36:41.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124959472?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Dopo il successo delle edizioni 2016 e 2017 torna Safety Expo, manifestazione che parlerà di prevenzione incendi e di sicurezza sul lavoro. A Bergamo mercoledì 19 e giovedì 20 settembre.</strong></span></p>
<div>4700 presenze, 38 incontri, 50 corsi di formazione, 2 spettacoli, 135 aziende sponsor. Questi sono i numeri dell'edizione 2017 di <strong>Safety Expo</strong>, convegno-esposizione che <strong>anche quest’anno tornerà a Bergamo</strong> per parlare di due temi sempre attuali quali la <strong>prevenzione degli incendi</strong> e la <strong>sicurezza sul lavoro</strong> con convegni, dibattiti, <em>speeches</em>, approfondimenti, spettacoli, prodotti, servizi e tecnologie.</div>
<div>Rivolto a <strong>numerose figure professionali</strong> (architetti, chimici e ingegneri, per citarne alcune), Safety Expo 2018 è un <strong>luogo di incontro e di confronto</strong> pensato per <strong>promuovere e incentivare la prevenzione nei luoghi di lavoro e la sicurezza antincendio nelle diverse attività</strong>; un luogo dove poter <strong>entrare in contatto con i principali referenti delle istituzioni</strong>, gli enti di vigilanza e controllo, gli operatori dell’industria, ma anche con consulenti, professionisti e aziende (le più dinamiche del settore). Non solo: la partecipazione a Safety Expo sarà anche un’occasione per ottenere <strong>Crediti di Formazione Professionale e ore di aggiornamento</strong>.</div>
<div>Organizzato dalle riviste «Antincendio» e «Ambiente & Sicurezza sul lavoro» edite da EPC Periodici in collaborazione con l’Istituto Informa, Safety Expo unisce al proprio interno <strong>due manifestazioni dal comprovato successo</strong>: il <strong>Forum di Prevenzione Incendi (XIV edizione)</strong> e il <strong>Forum di Sicurezza sul Lavoro (VII edizione)</strong>.</div>
<div><strong>La partecipazione è gratuita.</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>DOVE</strong></div>
<div>Fiera Bergamo</div>
<div>Via Lunga snc</div>
<div>24145 Bergamo (BG)</div>
<div> </div>
<div><strong>QUANDO</strong></div>
<div>Mercoledì 19 e giovedì 20 settembre 2018</div>
<div>Registrazione e ingresso dalle ore 8:15</div>
<div>Termine dei lavori alle 18:00</div>
<div> </div>
<div>Per ulteriori informazioni, visita i siti <strong><a href="http://www.safetyexpo.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.safetyexpo.it&source=gmail&ust=1536838528845000&usg=AFQjCNHyot4kg4rW7aQwURydEmwYWeJgKA">www.safetyexpo.it</a></strong>, <strong><a href="http://www.forumprevenzioneincendi.com/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.forumprevenzioneincendi.com&source=gmail&ust=1536838528845000&usg=AFQjCNEMpIXMi7S7oA3bo1wKCvpiubn3WQ">www.forumprevenzioneincendi.<wbr />com</a></strong>, <strong><a href="http://www.forumsicurezzalavoro.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.forumsicurezzalavoro.it&source=gmail&ust=1536838528845000&usg=AFQjCNEXUfJQ81I0b4Lvb1yO4Ye95XQ32g">www.forumsicurezzalavoro.it</a></strong></div>
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<div id=":66r" class="ii gt">
<div id=":66q" class="a3s aXjCH m165cd2eec5ef036f">
<div dir="ltr">
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<div><strong><a href="http://www.forumprevenzioneincendi.com/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.forumprevenzioneincendi.com&source=gmail&ust=1536838528845000&usg=AFQjCNEMpIXMi7S7oA3bo1wKCvpiubn3WQ"><wbr /></a></strong></div>
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Sir David Adjaye vincitore dell’International Humanities Prize
https://community.collengworld.com/c_news/sir-david-adjaye-vincitore-dell-international-humanities-prize
2018-09-10T10:35:51.000Z
2018-09-10T10:35:51.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124897902?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><span style="font-size: 14pt;"><strong>Quest’anno l’International Humanities Prize dell’Università Washington andrà a Sir David Adjaye, architetto di origini ghanesi che nel 2007 ha ricevuto dalla regina il riconoscimento dell’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi servizi nel campo dell’architettura.</strong></span></p>
<div><strong>Sarà l’architetto ghanese naturalizzato britannico Sir David Adjaye a vincere l’International Humanities Prize,</strong> riconoscimento assegnato ogni due anni dall’Università Washington a Saint Louis per premiare il lavoro di studiosi, scrittori e artisti che hanno contribuito in maniera sostanziale ai mondi delle lettere e delle arti. I lavori di Sir David Adjaye sono famosi per la loro <strong>capacità di raccontare storie e persone</strong>.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124897888?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124897888?profile=RESIZE_710x" width="561" height="374" /></a></div>
<div> </div>
<div>«<strong>David Adjaye è uno degli architetti più influenti della sua generazione</strong>, conosciuto per aver progettato luoghi pubblici in Nord America, Europa e Africa» ha affermato Jean Allman, professoressa di storia e direttrice del Center for the Humanities in Arts & Sciences, che gestisce il premio. «<strong>Ma quello che davvero distingue Adjaye dai suoi contemporanei è l’approccio umanistico alla progettazione.</strong> I suoi lavori incarnano l’esperienza umana con i suoi traumi, la sua bellezza e la sua meraviglia.»</div>
<div> </div>
<div><strong>Adjaye è famoso per numerosi progetti:</strong> gli Idea Stores di Londra (2005), che hanno introdotto un nuovo approccio ai servizi bibliotecari; la Moscow School of Management SKOLKOVO (2010); e lo Sugar Hill Development nel quartiere di Harlem (2015). Alcuni dei progetti attualmente in corso includono una nuova sede per lo Studio Museum di Harlem, la National Cathedral of Ghana ad Accra, il National Holocaust Memorial and Learning Centre a Londra.</div>
<div> </div>
<div><strong>Uno dei lavori più recenti di Sir David Adjaye, lo Smithsosian National Museum of African American History & Culture, è diventato una nuova icona dell’architettura americana.</strong> Laurie Maffly-Kipp, membro del comitato di selezione e professoressa dell’Università di Washington a Saint Louis, ha affermato che «il suo lavoro per il museo intreccia la modernità culturale dei neri negli Stati Uniti con i suoi predecessori africani in modi che ci ricordano un passato complesso ma che al tempo stesso ci proiettano verso il futuro. Adjaye è capace di tradurre la sua visione umanistica dello spazio e della materialità in modi stupefacenti.»</div>
<div> </div>
<div><strong>Adjaye riceverà il premio e 25.000 dollari il 29 ottobre</strong> durante una cerimonia pubblica al Clark-Fox Forum di Hillman Hall. Precedenti vincitori del premio includono Orhan Pamuk, Michael Pollan, Francine Prose, Ken Burns, Marjorie Perloff e Bill T. Jones.</div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi l’articolo in lingua originale:</strong> <a href="https://www.archdaily.com/901664/sir-david-adjaye-to-receive-wustl-international-humanities-prize" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/901664/sir-david-adjaye-to-receive-wustl-international-humanities-prize&source=gmail&ust=1536659372293000&usg=AFQjCNFcppN7_BDHZdBW7E38leaGzxPpeg">https://www.archdaily.com/<wbr />901664/sir-david-adjaye-to-<wbr />receive-wustl-international-<wbr />humanities-prize</a></div>
</div>
Urbanpromo Green, innovazione attraverso la sostenibilità: a Venezia la seconda edizione
https://community.collengworld.com/c_news/urbanpromo-green-innovazione-attraverso-la-sostenibilita-a-venezi
2018-09-10T07:39:34.000Z
2018-09-10T07:39:34.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/124897962?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Dopo il successo dell’anno scorso torna Urbanpromo Green, che attraverso convegni e seminari approfondirà il tema delle innovazioni generate dalle politiche di sostenibilità. La manifestazione si terrà il 20 e il 21 settembre a Venezia.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>In che modo le politiche di sostenibilità cambiano la pianificazione urbanistica e territoriale, la progettazione urbana e architettonica, le tecniche costruttive, l’erogazione dei servizi urbani? Domanda complessa, che implica numerose risposte, molte delle quali saranno analizzate a Palazzo Badoer (Venezia) il 20 e il 21 settembre durante la manifestazione Urbanpromo Green, giunta quest’anno alla sua seconda edizione.</div>
<div> </div>
<div>Durante le due giornate dell’evento si susseguiranno ben 19 convegni e seminari, durante i quali i relatori (ricercatori e docenti universitari, amministratori, responsabili e rappresentanti di aziende e di associazioni, professionisti) approfondiranno gli argomenti che costituiscono il nucleo della manifestazione: infrastrutture verdi e blu, sicurezza urbana, impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione alla forma urbana.</div>
<div> </div>
<div>Più nello specifico, i convegni del 20 settembre parleranno di standard urbanistici, resilienza e pianificazione urbanistica, ciclovie, contratti di fiume e di paesaggio; quelli del 21 settembre tratteranno invece di start up che operano negli ambiti della sostenibilità, gestione dei rifiuti, consumo di suolo, mobilità e turismo lenti, valorizzazione del territorio, costruzioni e ristrutturazioni in legno (ma non solo). A chiusura della manifestazione verranno presentati i risultati degli interventi, nella speranza di rilevare indicazioni utili per l’evoluzione delle normative statali e regionali, così come della attività di pianificazione e progettazione.</div>
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<div>Nato per volere dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e di Urbit, Urbanpromo Green è solo la prima delle tre manifestazioni Urbanpromo. L’11 e il 12 ottobre si terrà a Torino, presso la Galleria d’Arte Moderna, il secondo evento della serie: Urbanpromo Social Housing, giunto quest’anno all’ottava edizione. A novembre (da martedì 20 a venerdì 23) ci sarà infine la quindicesima edizione di Urbanpromo Progetti per il Paese, che si svolgerà alla Triennale di Milano.</div>
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<div>Per maggiori informazioni, visita il sito della manifestazione: <a href="https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/venezia/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/venezia/&source=gmail&ust=1536561717305000&usg=AFQjCNFbtSfiIxv9IV9ITXHFkqj_kO4G1Q">https://urbanpromo.it/2018/<wbr />sede-evento/venezia/</a></div>
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Integrated Project Delivery : i migliori modelli di business
https://community.collengworld.com/c_news/integrated-project-delivery-i-migliori-modelli-di-business
2018-08-09T14:29:48.000Z
2018-08-09T14:29:48.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/71297419?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>I progetti integrati possono essere sviluppati usando numerosi modelli di business. Questo significa che qualsiasi modello va bene per la IPD? Continua a leggere per conoscere la risposta.</strong></span></div>
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<div>Come abbiamo visto in questi giorni, l’IPD (<strong>Integrated Project Delivery</strong>) è un approccio rivoluzionario alla gestione del processo edilizio. Un nuovo modo di vedere la progettazione, che si fa integrata, <strong>coinvolgendo</strong> <strong>fin dal principio tutti i protagonisti del processo</strong>: committenti, progettisti, costruttori, fornitori, manutentori.</div>
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<div>Grazie alla sua versatilità la progettazione integrata può essere sviluppata usando numerosi modelli di business, ma questo non significa necessariamente che tutti i modelli vadano bene.</div>
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<div>In effetti ce ne sono alcuni che vanno meglio di altri: i modelli di business adatti all’integrated project delivery sono pochi, perché dotati di caratteristiche particolari, non sempre rinvenibili negli altri modelli.</div>
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<div>Coinvolgimento e collaborazione sono senza dubbio due fra gli elementi più importanti da considerare. In un modello di business tradizionale alcuni dei soggetti principali del processo non possono essere identificati se non nelle sue fasi più avanzate; ciò impedisce di raggiungere i gradi di efficienza ed efficacia resi possibili dalla progettazione integrata.</div>
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<div>Più in generale, potremmo dire che le caratteristiche di un modello di business adatto alla pratica dell’integrated project delivery sono cinque:</div>
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<div>1 – Il modello di business dovrà promuovere fin dalle fasi iniziali il coinvolgimento dei soggetti più importanti.</div>
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<div>2 – Il modello di business dovrà distribuire in modo equo i rischi e i benefici fra i partecipanti.</div>
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<div>3 –  Il modello di business dovrà avere una serie di incentivi per il raggiungimento degli obiettivi del progetto.</div>
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<div>4 – Il modello di business dovrà definire le responsabilità senza compromettere il dialogo fra i soggetti e l’assunzione di rischi.</div>
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<div>5 – Il modello di business dovrà implementare strutture di controllo e di gestione basate sull’elaborazione di decisioni collettive.</div>
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<div><strong>Il sito di TE.x:</strong> <a href="http://www.te-x.net/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.te-x.net/&source=gmail&ust=1533907022056000&usg=AFQjCNHeKwswl3Z4Xe8dUW0lSsuGreCfLQ">http://www.te-x.net/</a></div>
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<div><strong><em>Integrated Project Delivery – A Working Definition</em> (in inglese!):</strong> <a href="http://aiacc.org/wp-content/uploads/2010/07/A-Working-Definition-V2-final.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://aiacc.org/wp-content/uploads/2010/07/A-Working-Definition-V2-final.pdf&source=gmail&ust=1533907022056000&usg=AFQjCNGkL1DBffCPyF2xLopfnMZ4_EIZgw">http://aiacc.org/wp-content/<wbr />uploads/2010/07/A-Working-<wbr />Definition-V2-final.pdf</a></div>
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Science for Citizens: il nuovo campus scientifico di Milano
https://community.collengworld.com/c_news/science-for-citizens-il-nuovo-campus-scientifico-di-milano
2018-08-08T11:49:34.000Z
2018-08-08T11:49:34.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/71153508?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Aree comuni permeabili, oasi naturali, laboratori e facciate di mattoni high-tech: sono solo alcune delle caratteristiche del campus scientifico dell’Università degli Studi di Milano. Un progetto dello studio Carlo Ratti Associati.</strong></span></div>
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<div>“Science for Citizens”, la scienza per i cittadini. È questo il nome del progetto ideato dallo studio Carlo Ratti Associati e dall’impresa immobiliare Lendlease per il campus scientifico dell’Università degli Studi di Milano. La struttura – che disporrà di aree comuni permeabili, oasi naturali, laborati e facciate di mattoni costruite da robot – sorgerà nel Mind (acronimo di Milano Innovation District), area che nel 2015 ospitò l’Expo. </div>
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<div>L’obiettivo del progetto è chiaro: dare vita un campus aperto, che metta alla prova i metodi di educazione più innovativi e al contempo incoraggi gli scambi tra l’Università di Milano e i suoi vicini d’innovazione.</div>
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<div>Tutto questo, naturalmente, senza dimenticarsi del passato. L’edificio è infatti ispirato alla Ca’ Granda, sede dell’Università degli Studi di Milano (e ancor prima dell’Ospedale Maggiore). Come il suo predecessore, il campus scientifico sarà formato da corti, con una piazza centrale circondata da cinque chiostri.</div>
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<div>Sempre ispirata dalla Ca’ Granda ma attualizzata grazie alla progettazione parametrica digitale la facciata, composta da mattoni che saranno prodotti e montati grazie all’aiuto di robot. Questa particolare tecnologia permetterà, almeno in teoria, di ottenere una facciata “parlante”, in grado di mostrare all’occorrenza nuovi simboli e immagini.</div>
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<div>Durante la progettazione di “Science for Citizens” Carlo Ratti Associati e Lendlease hanno collaborato con Ai Engineering, impresa italiana specializzata in ingegneria strutturale, ingegneria MEP (meccanica, elettrica e idraulica) e ingegneria sostenibile.</div>
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<div><strong>Leggi il comunicato (in inglese!):</strong> <a href="http://www.carloratti.com/project/science-for-citizens/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.carloratti.com/project/science-for-citizens/&source=gmail&ust=1533814064986000&usg=AFQjCNG8Nec4yxi_lNOdXiBHRp22RgjJTg">http://www.carloratti.com/<wbr />project/science-for-citizens/</a></div>
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IPD - Integrated Project Delivery – Seconda parte
https://community.collengworld.com/c_news/ipd-integrated-project-delivery-seconda-parte
2018-08-07T12:25:37.000Z
2018-08-07T12:25:37.000Z
francesco pintus
https://community.collengworld.com/community/francescopintus
<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/71066632?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>L’IPD (Integrated Project Delivery) è un approccio rivoluzionario che nei prossimi anni trasformerà la gestione dei processi edili: quali sono i principi alla base del suo funzionamento? Scopriamolo! (Seconda parte.) </strong></span></div>
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<div>La collaborazione è la chiave per il futuro. Non ci stancheremo mai di dirlo. In un’epoca priva di certezze come la nostra, in cui il cambiamento è l’unica cosa sicura, lavorare in solitario equivale a un suicidio professionale. Ormai quasi nessuno può più permettersi di restare isolato dagli altri, pena l’essere esclusi da un mercato in continua evoluzione.</div>
<div>È in questo solco che si inserisce l’IPD, l’Integrated Project Delivery di cui abbiamo iniziato a parlare negli scorsi giorni. La forza dell’IPD risiede nel profondo coinvolgimento di tutti i soggetti che prendono parte al processo edilizio – dai committenti ai progettisti, dai costruttori ai fornitori, senza dimenticare i manutentori.</div>
<div>Un profondo coinvolgimento, naturalmente, deve andare a braccetto con una profonda intesa: come una nave non può prendere il largo se i membri dell’equipaggio non lavorano di concerto, così l’IPD non può avere successo se i soggetti coinvolti non condividono gli stessi obiettivi e gli stessi valori.</div>
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<div>Oggi diamo un’occhiata agli ultimi quattro.</div>
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<div><strong>STANDARD APERTI</strong></div>
<div>Nella progettazione integrata l’interoperabilità è fondamentale. Tutte le tecnologie impiegate durante il processo edilizio devono basarsi su uno standard aperto che permetta di scambiare informazioni in maniera immediata e trasparente, senza la necessità – peraltro costosa – di integrazioni e conversioni.</div>
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<div><strong>TECNOLOGIE IDONEE</strong></div>
<div>La realizzazione di progetti integrati richiede l’uso di tecnologie all’avanguardia. Come i valori e gli obiettivi, anche i dispositivi e i programmi vanno individuati prima che il processo inizi. L’idea è di massimizzare le informazioni e l’interoperabilità delle stesse.</div>
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<div><strong>ALTE PRESTAZIONI</strong></div>
<div>L’Integrated Project Delivery ruota attorno a soluzioni di design ottimizzate, edifici ad alte prestazioni e progettazione sostenibile.</div>
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<div><strong>LEADERSHIP</strong></div>
<div>Sebbene nell’Integrated Project Delivery ciascuno dei partecipanti sia interessato al raggiungimento degli obiettivi, la direzione del progetto dovrebbe essere svolta dalla persona o dall’organizzazione con maggiore esperienza in un certo campo (spesso, ma non sempre, i professionisti e gli appaltatori). </div>
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<div>Il sito di TE.x: <a href="http://www.te-x.net/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.te-x.net/&source=gmail&ust=1533730070624000&usg=AFQjCNFCyDDZMzODX5YAf7JEFJyq0a2-LA">http://www.te-x.net/</a></div>
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<div>Il sito della IPDA: <a href="https://www.ipda.ca/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.ipda.ca/&source=gmail&ust=1533730070624000&usg=AFQjCNE3G7TzZFOY4bKd7C0H3pTzlRhyWQ">https://www.ipda.ca/</a></div>
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<div><em>Integrated Project Delivery – A Working Definition</em> (in inglese!): <a href="http://aiacc.org/wp-content/uploads/2010/07/A-Working-Definition-V2-final.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://aiacc.org/wp-content/uploads/2010/07/A-Working-Definition-V2-final.pdf&source=gmail&ust=1533730070624000&usg=AFQjCNF8OMcKL9dzWt7zzEc58yEVtYbmkA">http://aiacc.org/wp-content/up<wbr />loads/2010/07/A-Working-Defini<wbr />tion-V2-final.pdf</a></div>
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