La 19esima edizione della Biennale di Architettura del 2025, che si svolgerà da sabato 10 Maggio a domenica 23 Novembre 2025 (con pre-apertura l'8 e il 9 Maggio), vedrà Guendalina Salimei come curatrice del Padiglione Italia. Nota architetta e urbanista romana, oltre che docente universitaria, ha una carriera dedicata a progetti che riflettono le sfide sociali e urbane, tanto da essere rinomata soprattutto per la sua capacità di coniugare architettura e riqualificazione. Una scelta più che azzeccata considerato che, come anticipato dal commissario Alessandro Melis, quest’edizione vedrà un'attenzione particolare alla resilienza urbana e al contributo dell’architettura nella rigenerazione dei contesti italiani.
La Biennale di Architettura 2025 promette di essere un’edizione di grande rilevanza, portando alla ribalta il tema della resilienza urbana e della sostenibilità, questioni centrali in un’epoca segnata da cambiamenti climatici e sfide urbane globali. Sotto la curatela di Guendalina Salimei, il Padiglione Italia si concentrerà sul contributo dell’architettura alla rigenerazione urbana e alle comunità, con progetti che riflettono la visione sull’architettura come strumento di trasformazione positiva e inclusiva. La Biennale, che si terrà come di consueto a Venezia, si propone di stimolare il dialogo su come le città possano evolversi per affrontare sfide ambientali e sociali, abbracciando l’architettura come un catalizzatore per comunità resilienti e sostenibili. Il tema del Padiglione Italia si intreccia profondamente con il ruolo della rigenerazione urbana, non solo come rinnovamento fisico, ma come un’opportunità per ricucire legami sociali, migliorare la qualità della vita e stimolare nuove pratiche architettoniche che mettano al centro l’inclusione e la sostenibilità.
Salimei sia la prima donna a curare il Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia. Dopo otto edizioni di curatela maschile, prima di lei nel 2023 solo Veronica Caprino e Claudia Mainardi avevano ottenuto l’incarico (in formazione congiunta con gli altri membri del collettivo Fosbury Architecture, ovvero Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri).
Salimei è un nome rispettato nel campo dell’architettura e dell’urbanistica, famosa per il progetto di riqualificazione urbana del Corviale a Roma, un intervento che ha portato l’attenzione sulla necessità di ripensare i grandi complessi edilizi con un approccio inclusivo. La sua selezione riflette una volontà di mettere al centro della scena non solo l’aspetto estetico dell’architettura, ma il suo impatto sul tessuto sociale. In linea con questa visione, il Padiglione Italia si focalizzerà su come l’architettura può rispondere alle sfide urbane, dai cambiamenti climatici alla disuguaglianza, proponendo progetti che favoriscano il dialogo tra il passato e il futuro delle città.
L’edizione 2025 della Biennale sarà quindi un’occasione per esplorare anche la crescente importanza dell’architettura sostenibile, attraverso tecnologie verdi, materiali ecologici e design che minimizzano l’impatto ambientale. La Biennale inviterà visitatori e professionisti a riflettere sulle nuove prospettive dell’urbanistica, favorendo la partecipazione delle comunità locali come parte integrante del processo di progettazione. Il Padiglione Italia, in particolare, punterà a presentare una serie di progetti che incarnano la resilienza urbana, includendo soluzioni innovative di architettura integrata con un forte focus su soluzioni che rispettino il contesto ambientale e culturale.
L’attenzione a questi temi testimonia una volontà di fare dell’architettura un veicolo di cambiamento positivo e tangibile, mostrando come un approccio olistico e consapevole possa fare la differenza nel modo in cui le città si adattano e prosperano. La Biennale di Architettura 2025, dunque, rappresenta un’importante piattaforma internazionale per esplorare le prospettive dell’architettura moderna e il suo ruolo cruciale nella costruzione di città più resilienti, sostenibili e inclusive.
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