La maggiore società di telecomunicazioni francese avrà presto una nuova sede, Bridge, che sarà un ponte di nome e di fatto.
Di legno, di ferro, di pietra: di qualunque sostanza siano fatti, i ponti mettono le persone in comunicazione. Potrebbe essere stato questo il pensiero degli architetti dello studio parigino Jean-Paul Viguier et Associé, incaricati da Orange di sviluppare un progetto per la sua nuova sede.
Bridge: sarà questo il nome del nuovo quartier generale della società di telecomunicazioni francese, un nome che implica più di un obiettivo. Se è vero che l'obiettivo principale del progetto è quello di fornire una nuova sede all’azienda, dall'altra è anche vero che i suoi scopi non si esauriscono qui: l’edificio, realizzato vicino al Pont d’Issy nel punto in cui Parigi entra in contatto col comune di Issy-les-Moulineaux, collegherà infatti la capitale alla città suburbana.
Il progetto di Jean-Paul Viguier et Associé sarà un intervento duplice, che da una parte riguarderà il recupero di un ex mercato del 1850 e dall’altra la costruzione di un nuovo edificio. Bridge sarà composto da vetro e metallo, ma anche legno, pietra e cemento: l’impiego di tutti i materiali, dal primo all’ultimo, ruoterà attorno all’idea di user experience, un concetto certamente non estraneo a Orange, che si occupa di mettere in contatto le persone.
Non mancheranno spazi adibiti all’uso pubblico.
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