Fino ad oggi, soprattutto in Italia, il cantiere edilizio è rimasto spesso vincolato all’improvvisazione delle imprese che eseguono interventi, mentre il ruolo del direttore dei lavori è stato molto lontano da quello che dovrebbe essere un “orchestratore dell’opera”.

Nel caso delle Opere di Ingegneria e/o Architettura, il Direttore dei lavori non ha né un ruolo interpretativo,né la funzione di concertare gli apporti dei vari attori della costruzione- ruoli che vengono svolti piuttosto dalle imprese esecutrici, le quali coordinano le forze in campo, i subappaltatori, i fornitori, gli approvvigionamenti in cantirere, ecc- ma piuttosto esercita un’attività di controllo. Egli non guida infatti l’orchestra, ma vigila sulla corretta esecuzione della partitura ed affinché la qualità della realizzazione sia aderente ai contratti posti in essere.

Il direttore dei lavori dovrebbe gestire tutte le problematiche della costruzione dell’opera svolgendo il suo compito all’interno di un sistema organizzato. Invece, è una specie di notaio che approva quanto realizzato e autorizza i pagamenti attraverso il SAL (lo strumento che certifica lo Stato di Avanzamento Lavori).

Sulle sue spalle poi ricade l’intera responsabilità del cantiere, anche quando viene affiancato da figure di supporto quali direttori operativi, ispettori di cantiere ecc). E’ una impostazione derivante da un passato in cui le costruzioni erano semplici, ma oggi le opere di ingegneria si sono complicate, bisogna prendere un’infinità di decisioni e avere sotto controllo un’enormità di dati, oltre che possedere molteplici competenze.

Pertanto anche la direzione lavori deve essere organizzata, non può ridursi unicamente ad un’attività di misura e contabilità e nemmeno al lavoro di una sola persona che si reca in cantiere e controlla tutto.
Per gestire tutte queste nuove  complessità la chiave di volta è la cooperazione di una serie di esperti che lavorano in sinergia. Per creare un simile networking  occorre però rinunciare all’accentramento per distribuire compiti e responsabilità in un sistema di miner/ nodi diffuso, proprio come accade nel meccanismo della blockchain technology: il sistema funziona non attraverso l’irradiazione da un punto centrale ma da una molteplicità di nodi che verificano in maniera inconfutabile la veridicità dei fatti attraverso il meccanismo del consenso decentralizzato. Oltre alla Blockchaiun, un nuovo approccio è reso possibile oggi dallo sviluppo accelerato delle nuove tecnologie, che stanno letteralmente rivoluzionando il mondo della progettazione: si va dal Bim agli Smart contracts, dall’Internet of Things all’ Integrating Project Delivering.

Un nuovo paradigma: dalla dematerializzazione al data-base decentralizzato del cantiere

Come ben spiega il libro "Ingegneria Elevato n", (Dei Merangoli editore), oggi il processo di dematerializzazione  dei progetti -ovvero il viraggio da supporto cartaceo a informatico- è già una realtà. In tutti i passaggi che caratterizzano le fasi della progettazione il ricorso ai dati analogici è sempre più spesso una formalità, mentre è sempre più consolidato l’uso del supporto informatico con firma digitale del professionista. Non  è difficile immaginare, nel prossimo futuro, che la documentazione progettuale sarà integralmente consultabile in virtuale attraverso il Bim (sia nelle singole parti che nel suo insieme). Allo stesso modo, è facile prevedere che l’accessibilità al modello Bim avverrà tramite cloud di adeguata  capacità e potenza, capace di stockare e rendere facilmente fruibile una mole documentale enorme.  Ma l’ambiente entro cui organizzare i documenti, i flussi di lavoro, i ruoli e le responsabilità, nonché dove far dialogare progettisti, esecutori e vari  stakeholder che ruotano intorno all’opera non può essere che uno: la Piattaforma.  Attraverso la piattaforma ogni specifico compito potrà essere monitorato e portato a compimento, dalla simulazione all’imput all’esecuzione, alla descrizione delle eventuali specifiche al controllo finale. Il meccanismo di validazione e automazione è ulteriormente spinto dall’applicazione dei principi della Blockchain, che, approvando ed accertando la regolare esecuzione dei diversi passaggi del processo, evita qualsiasi frode, rende l’ambiente di lavoro sicuro e consente il pagamento immediato di ogni lavoratore (smart contracts), contribuendo a creare un clima di fiducia che si riflette nel passaggio tra il meccanismo di consenso "centralizzato" a "quello decentralizzato" nella gestione del cantiere 4.0

 

 

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