Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica: i rischi secondo Bruno Finzi
Bruno Finzi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, ha invitato i propri ingegneri ad astenersi dall’iniziativa “Diamoci una scossa!”, contenuta nella Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica.

 

Abbiamo già parlato della Giornata della Prevenzione Sismica, doppia iniziativa pensata per sensibilizzare i cittadini ai rischi connessi ai terremoti (ti sei perso l’articolo? Eccolo qui http://www.community.collengworld.com/c_news/terremoti-a-fine-settembre-la-prima-edizione-della-giornata-nazio). La Giornata, che dal prossimo anno verrà riproposta ogni ultima domenica di settembre, ha l’obiettivo di illustrare ai cittadini la natura dei terremoti e i rischi a essi connessi. Particolarità della Giornata è l’iniziativa “Diamoci una scossa!”, che permette ai cittadini di richiedere una visita tecnica informativa per conoscere lo stato di sicurezza della propria abitazione, il tutto a costo zero.
 
Non tutti sono d’accordo sulla reale utilità di queste visite, però. Questo è quanto ha affermato lo scorso 28 settembre Bruno Finzi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, il quale, dopo aver rimarcato l’importanza della prevenzione sismica per lo sviluppo del Paese e per la manutenzione del patrimonio immobiliare nazionale, ha detto: «Riteniamo […] senza dubbio positivo l’impegno intrapreso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con l’iniziativa nazionale “Diamoci una Scossa!” ma in essa allo stesso tempo ravvisiamo rischi che ci portano a non aderire in pieno a questo evento».
 
Da dove nascono le riserve di Finzi riguardo i sopralluoghi di “Diamoci una scossa!”, che almeno sulla carta sembra un ottimo programma di prevenzione attiva? Ecco le parole dell’interessato: «Come Ordine di Milano e più in generale come Ordini lombardi abbiamo subito evidenziato al Consiglio Nazionale Ingegneri come la compilazione del “report di visita” richieda una notevole professionalità; esso genera una grande responsabilità per l’estensore del documento perché queste visite, teoricamente solo informative, risulteranno in pratica, per i cittadini, visite professionali a tutti gli effetti e potrebbero generare contenziosi ed illusioni inutili e dannose». Finzi ha inoltre detto che la stesura dei “report di visita” potrebbe essere interpretata dai cittadini come «preludio a successive attività professionali retribuite che gli Ordini professionali non possono in nessun modo promuovere per i propri iscritti».
 
Per questo motivo l’Ordine di Milano, rappresentato da Finzi, ha invitato tutti i suoi iscritti a promuovere l’attività informativa dell’iniziativa “Diamoci una scossa!”, ma li ha contemporaneamente pregati di astenersi dall’attività di visita delle abitazioni e stesura dei report
 
«È bene che in un campo così delicato quale è la prevenzione sismica e l’analisi di fabbricati esistenti si evitino il più possibile confusioni e inutili allarmismi così come giudizi avventati; la professione di ingegnere e la serietà che ne contraddistingue le analisi ed i giudizi non è coniugabile con valutazioni che non possono risultare che ampiamente preliminari e superficiali» ha concluso Finzi.
 
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