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Ottenere la laurea in ingegneria è un grande passo, questo è innegabile, ma è soltanto il primo di una lunga serie. Per intraprendere la carriera di ingegneri un attestato non basta: sono necessarie tanto le hard skill (le competenze tecniche) che le soft skill (le competenze trasversali).

Quali nello specifico?

Nader Mowlaee è un ingegnere che dal 2012 lavora come career coach e technical recruiter. Grazie all’esperienza maturata negli anni ha individuato dieci qualità ricercate dalle risorse umane di settore nei candidati.

 

L’ingegnere è un comunicatore, non importa quale strumento utilizzi. Che sia una mail, una telefonata, una videoconferenza, l’ingegnere deve possedere capacità comunicative avanzate, da impiegare negli ambiti più diversi (da quello tecnico a quello personale). Dovendo interagire con una quantità di soggetti diversi – tra cui, naturalmente, i committenti –, l’ingegnere del XXI secolo non può più permettersi di essere un comunicatore scadente.

 

Discorso analogo a quello sulla comunicazione. Sono finiti i tempi in cui l’ingegnere poteva limitarsi a svolgere il proprio lavoro senza curarsi degli altri aspetti: oggi l’ingegnere non può fare a meno di stabilire relazioni con i clienti (e di mantenerle nel tempo). Quella delle relazioni personali è un’arte complessa, una capacità che va allenata giorno dopo giorno come un muscolo.

 

C’è chi dice che l’attitudine al problem solving – un mix di atteggiamento critico, velocità di esecuzione e attenzione nei confronti delle operazioni – sia una dote innata. In alcuni casi è certamente così, ma questo non significa che non possa essere maturata nel corso del tempo, con l’esperienza. L’ingegnere, come molte altri professionisti, studia due volte: prima sui libri e poi sul campo.

 

Il percorso professionale di un ingegnere non si esaurisce mai, è una formazione in costante evoluzione. Nei giovani candidati le aziende cercano le capacità tecniche, la conoscenza dei mercati, delle tendenze dell’industria e la capacità di essere sempre al passo con i tempi. Possedere un bagaglio di competenze comprovate dall’esperienza è importantissimo, ma la capacità di acquisirne di nuove lo è ancora di più.

 

La motivazione è la chiave. I reclutatori cercano nei giovani laureati tanto l’entusiasmo quanto l’impegno, sentimenti che però devono essere autentici, basati sul desiderio di conoscere e di fare (non solo sulla voglia di guadagnare). È importante dimostrare interesse anche per tutto ciò che riguarda l’azienda e ciò che le sta intorno.

 

 

Leggi l’articolo di Nader Mowlaee (in inglese!): https://interestingengineering.com/10-essential-skills-that-hiring-managers-look-for-in-engineers