L’IPD (Integrated Project Delivery) è un approccio rivoluzionario che nei prossimi anni trasformerà la gestione dei processi edili: quali sono i principi alla base del suo funzionamento? Scopriamolo! (Prima parte.)
La collaborazione è la chiave per il futuro. Non ci stancheremo mai di dirlo.
In un’epoca priva di certezze come la nostra, in cui il cambiamento è l’unica cosa sicura, lavorare in solitario equivale a un suicidio professionale. Ormai quasi nessuno può più permettersi di restare isolato dagli altri, pena l’essere esclusi da un mercato in continua evoluzione.
È in questo solco che si inserisce l’IPD, l’Integrated Project Delivery di cui abbiamo iniziato a parlare negli scorsi giorni. La forza dell’IPD risiede nel profondo coinvolgimento di tutti i soggetti che prendono parte al processo edilizio – dai committenti ai progettisti, dai costruttori ai fornitori, senza dimenticare i manutentori.
Un profondo coinvolgimento, naturalmente, deve andare a braccetto con una profonda intesa: come una nave non può prendere il largo se i membri dell’equipaggio non lavorano di concerto, così l’IPD non può avere successo se i soggetti coinvolti non condividono gli stessi obiettivi e gli stessi valori.
Oggi diamo un’occhiata ai primi quattro.
RISPETTO RECIPROCO
In un progetto integrato tutti i partecipanti capiscono l’importanza della collaborazione e agiscono di conseguenza, cioè secondo gli interessi del gruppo. L’unico modo per ottenere i risultati più ambiti è attraverso il lavoro di squadra.
VANTAGGI RECIPROCI
L’IPD deve essere vantaggiosa per tutti i partecipanti, corrispondendo a ciascuno un compenso pari al contributo che ha dato al processo. Discorso simile per la distribuzione dei rischi, i quali sono divisi in modo equo.
DEFINIZIONE INIZIALE DEGLI OBIETTIVI
Uno degli elementi chiave dell’Integrated Project Delivery. Per lavorare al meglio è indispensabile che gli obiettivi vengano stabiliti – ed eventualmente messi in discussione – all’inizio del processo, non dopo. In questa fase ciascun membro può contribuire grazie alle proprie conoscenze.
DIALOGO
Senza comunicazione non c’è collaborazione. I progetti integrati si basano sul dialogo tra soggetti diversi, un dialogo aperto, in cui ciascuno dei soggetti si esprime in maniera aperta e sincera. Nell’IPD non c’è alcuno spazio per le accuse e per i rimproveri.
Presto la seconda parte!
Il sito di TE.x: http://www.te-x.net/
Il sito della IPDA: https://www.ipda.ca/
Integrated Project Delivery – A Working Definition (in inglese!): http://aiacc.org/wp-content/uploads/2010/07/A-Working-Definition-V2-final.pdf
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