L'Einstein Telescope presentato in Sardegna durante il G7 delle Grandi Infrastrutture di Ricerca

La Sardegna ha accolto nei giorni scorsi la conferenza del G7 delle Grandi Infrastrutture di Ricerca, riunendo delegati da tutto il mondo per discutere dei progetti scientifici di punta di questo periodo. Tra essi, non poteva mancare la presentazione dell’Einstein Telescope (ET), un’infrastruttura di ricerca nel campo delle onde gravitazionali, al quale sta collaborando anche ECL Leonardo Consorzio per l'ingegneria e l'architettura. Questo evento, che ha avuto luogo tra Oliena e Lula, ha rappresentato un’opportunità unica per approfondire anche la candidatura della Sardegna, nello specifico del sito dell'ex miniera di Sos Enattos, in provincia di Nuoro, prescelto per ospitare l'immensa infrastruttura.

La scelta della sede della conferenza del G7 in Sardegna, nell'entroterra nuorese, ha rappresentato l'occasione per mostrare il sito candidato di Sos Enattos ai vari delegati e ricercatori di rilevanza globale, presenti all'evento. Un tour esclusivo che ha mostrato in diretta le peculiari caratteristiche che rendono la miniera la possibile prescelta per la realizzazione dell'infrastuttura dell'Einstein Telescope, che richiede condizioni ben specifiche per poter operare al massimo delle sue potenzialità.

Le potenzialità scientifiche e culturali legate a questo progetto, sostenuto dai principali volti della ricerca internazionale, sono infinite, ed è proprio per questo che, da un lato, Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca e, dall'altro, Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), hanno ribadito l'importanza di realizzare il progetto in territorio sardo.

Il Ministro Bernini ha colto l'occasione della conferenza per discutere dell'importanza di ospitare il progetto qui in Italia, al fine di supportare l'economia, oltre che la scienza. Basti pensare, infatti, ai numeri del rapporto presentato nel corso della conferenza del G7: le 32 grandi infrastrutture di ricerca realizzate nei Paesi del G7 dal 1987 al 2023 hanno avuto ricadute economiche per 1.400 miliardi a fronte di un investimento complessivo di circa 540 miliardi di euro. Questo secondo quanto riportato nel rapporto commissionato dalla presidenza italiana del G7 a The European House - Ambrosetti (Teha Group) e realizzato con il Mur e l'INFN con il supporto di Hewlett Packard Enterprise.

Entusiasta del progetto anche la neopresidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che ha specificato come "abbiamo stanziato 350 milioni che erano necessari per la candidatura e abbiamo fatto un'unità di progetto". L'ET ha il potenziale di attirare ricercatori, scienziati e studenti da ogni angolo del pianeta, stimolando un ecosistema di innovazione e collaborazione scientifica senza precedenti. Per il momento, è certo che ci sia un interesse globale per il progetto, confermato dalla partecipazione attiva dei delegati nelle discussioni sui benefici che l’ET potrebbe portare alla comunità scientifica e al pubblico. Solo il tempo, però, ci saprà dire se tutti gli sforzi fatti finora saranno effettivamente ripagati con la conferma del sito sardo in qualità di ospite dell'Einstein Telescope.

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