Lo scorso 20 giugno è partito da Parigi il Renzo Piano World Tour, un’iniziativa unica che offre a giovani architetti emergenti l’opportunità di esplorare il mondo dell’architettura attraverso un viaggio formativo scandito da 22 città. Un'esperienza attraverso l'Europa, l'Asia e l'Oceania per scoprire le architetture più interessanti del presente e del passato, che si concluderà il prossimo 27 luglio con l'ultima tappa a Genova.
Giunto alla sua sesta edizione, il programma è nato dalla collaborazione tra Renzo Piano e la sua Fondazione, per fornire un importante trampolino di lancio per i giovani talenti che desiderano approfondire la loro conoscenza dell’architettura e dell’urbanistica attraverso un'esperienza diretta e multiculturale. Attraverso il tour, i partecipanti possono studiare opere iconiche, osservare i processi di costruzione e dialogare con professionisti del settore nei luoghi chiave che hanno reso grande l'architettura di ieri e di oggi.
Il programma prevede un itinerario che attraversa alcune delle città più emblematiche in ambito architettonico, con tappe che includono Londra, Parigi, New York, Tokyo, ma anche destinazioni meno note che rivestono comunque un grande spessore dal punto di vista dell'architettura, come Berna, Basilea, Santander e Osaka.
Il progetto è molto semplice quanto efficiente: ogni anno, la Fondazione Renzo Piano seleziona alcuni giovani architetti tra centinaia di candidati provenienti da tutto il mondo. I partecipanti, solitamente under 35 e selezionati per il loro talento, la creatività e la passione per l'innovazione architettonica, hanno l’opportunità di osservare da vicino le strutture progettate dal grande maestro italiano e da altri celebri architetti, per analizzare come le architetture dialogano con i contesti urbani, sociali e ambientali. Quest'anno sono stati scelti l'italiana Paola Meneghetti, laureata in Ingegneria Edile all'Università di Padova, Flore Teyssendier de la Serve, giovane architetta francese dell'École Nationale Supérieure d'Architecture Paris-Malaquais e Iván Rando Campos, architetto e curatore master presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid.
Il Renzo Piano World Tour non è solo una visita ai capolavori architettonici, ma rappresenta un’esperienza di apprendimento sul campo che permette ai giovani architetti di acquisire una prospettiva più ampia e integrata. Il tour comprende anche incontri e seminari con professionisti locali, che arricchiscono l’esperienza e permette ai ragazzi di approfondire le sfide tecniche, logistiche e sociali che caratterizzano ogni progetto. Questa formula immersiva permette loro di comprendere come affrontare questioni pratiche legate alla costruzione, alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana, temi centrali nel lavoro di Piano. Le esperienze e le conoscenze acquisite attraverso il tour non solo arricchiscono il bagaglio tecnico dei partecipanti, ma li aiutano a sviluppare una sensibilità culturale e ambientale essenziale per chi si dedica all’architettura.
Al termine del tour, ogni partecipante è invitato a presentare un progetto ispirato dall’esperienza vissuta durante il viaggio. Questi lavori finali rappresentano un momento di riflessione in cui i giovani architetti possono esprimere la loro personale visione di un’architettura che risponda alle esigenze della società contemporanea. La condivisione dei progetti finali avviene attraverso mostre o pubblicazioni curate dalla Fondazione Renzo Piano, che permettono ai giovani di mostrare il proprio lavoro al pubblico e ai professionisti del settore.
Ogni tappa viene documentata con articoli e immagini sui social, cosicché si possa seguire la loro esperienza passo passo e in diretta, come se tutti quanti fossimo dei loro compagni di viaggio alla scoperta delle bellezze architettoniche che il mondo ha da offrire.
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