Lo scorso giovedì 19 Dicembre è stato firmato l'accordo inter-enti in videoconferenza, il quale ha coinvolto la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, i Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Francesco Mola e Gavino Mariotti, e i Presidenti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e ldel’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’accordo ha lo scopo di coordinare e promuovere la candidatura dell'ex miniera di Sos Enattos, situata nel comune di Lula, in provincia di Nuoro, per ospitare l’Einstein Telescope (ET), la futura infrastruttura dedicata alla ricerca delle onde gravitazionali.
L’accordo prevede la creazione di un coordinamento permanente per sostenere la candidatura, favorendo il lavoro congiunto tra gli enti coinvolti. Le azioni previste, con la Regione Sardegna in veste di capofila, sono finalizzate a sostenere il sito, a sensibilizzare sull'importanza del progetto e, soprattutto, a valorizzare il territorio e il patrimonio culturale della Sardegna. Saranno organizzate iniziative che spaziano dalla formazione scientifica e tecnica, all’approfondimento degli impatti ambientali e socio-economici del progetto, fino a progetti legati alla mobilità sostenibile e al rafforzamento delle infrastrutture di trasporto. Tra le azioni strategiche, è prevista anche la creazione di scuole internazionali per favorire l’accoglienza di ricercatori stranieri.
Il coordinamento delle attività sarà affidato a un comitato di gestione composto da sei membri, rappresentanti degli enti firmatari, e presieduto dalla Regione Sardegna.
Le dichiarazioni da parte degli enti coinvolti
«La firma di questo accordo è un passo fondamentale per la Sardegna», ha affermato la Presidente Alessandra Todde, che ha poi proseguito dicendo come «l'Einstein Telescope rappresenta un’infrastruttura strategica per la nostra regione. L’accordo dimostra l’impegno della Regione nel sostenere la candidatura, coinvolgendo tutte le forze locali, dalle università agli enti di ricerca, e rendendo partecipi i cittadini». Il progetto riscontra un importante supporto dalle università sarde, espresso dal Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola: «Questo accordo non solo rafforza la posizione strategica della Sardegna, ma dimostra la qualità delle nostre risorse scientifiche e accademiche. La sinergia tra università, enti di ricerca e istituzioni locali è essenziale per il successo di ET».
Anche il Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: «Einstein Telescope è molto più di un progetto scientifico, è un’opportunità di sviluppo per l’intera isola. La Sardegna, oggi colpita da un calo demografico, ha bisogno di progetti che stimolino la crescita e attraggano nuove menti. Questo accordo segna un passo importante per il futuro della nostra regione».
Le parole dei Presidenti degli Istituti di ricerca
Le sfide legate al progetto dell'Einstein Telescope richiedono un forte impegno collaborativo tra istituzioni ed enti di ricerca. «Ospitare l’Einstein Telescope in Sardegna sarebbe una conquista di valore straordinario per il nostro paese e per il territorio», afferma Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. «Questo progetto deve essere un impegno condiviso da tutta la comunità, dalle istituzioni alla società civile, e l’accordo odierno ne è un segno tangibile».
Roberto Ragazzoni, presidente dell’INAF, evidenzia il valore scientifico del sito di Sos Enattos, che grazie alla sua stabilità sismica rappresenta uno dei luoghi ideali per l’installazione dell’Einstein Telescope. «La Sardegna ha le potenzialità per ospitare tecnologie avanzate e infrastrutture scientifiche di livello internazionale. Il nostro impegno è anche quello di portare sul sito di Sos Enattos le migliori tecnologie per l’osservazione astronomica», spiega Ragazzoni.
Infine, Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, sottolinea l’importanza della collaborazione inter-istituzionale per la realizzazione del progetto: «Questo accordo è un segno di coesione tra le principali istituzioni scientifiche italiane. La nostra attività di monitoraggio sismico e la caratterizzazione del sito di Sos Enattos saranno determinanti per il successo di ET, ma anche per progetti futuri come Earth Telescope, che ci permetterà di esplorare più a fondo la struttura del nostro pianeta».
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