Una nuova era dei trasporti con il primo treno a idrogeno

A San Bernardino, città della California meridionale, è stato presentato il primo treno passeggeri alimentato a idrogeno. Secondo il The Guardian, il mezzo dovrebbe entrare in funzione nel 2025 e segnerà una svolta epocale nel panorama dei trasporti ferroviari. Soprannominato ‘Zemu’, non è un caso che sia stato svelato proprio nella città californiana particolarmente rinomata. Secondo uno studio dell’American Lung Association, infatti, San Bernardino non ha raggiunto la soglia minima di ‘aria pulita’, con un inquinamento eccessivo da ozono e particelle.

La San Bernardino County Transportation Authority (SBTA) ha così sviluppato una locomotiva FLIRT H2, prodotta dalla multinazionale svizzera Stadler, alimentata a idrogeno e priva di emissioni inquinanti. Una locomotiva a "zero emissioni" e che perfettamente si allinea con gli schemi di riassestamento della mobilità pubblica e i processi nazionali e globali di decarbonizzazione.

Le caratteristiche di questo rivoluzionario primo treno a idrogeno

Il treno a idrogeno non è solo una novità in termini di alimentazione ecologica, ma è anche un esempio di innovazione tecnologica. Il cuore del convoglio è costituito dalla Zero-Emission Multiple Unit (da qui il soprannome ZEMU), un sistema ibrido che combina celle a combustibile a idrogeno e batterie agli ioni di litio. L’idrogeno, prodotto tramite elettrolisi dell’acqua, viene utilizzato per generare elettricità, che alimenta la locomotiva e i sistemi di bordo. Durante le frenate, l’energia cinetica viene immagazzinata nelle batterie, contribuendo a un ulteriore risparmio energetico.

Costato $ 20 milioni, il treno ha una velocità massima di 127 km/h e può trasportare fino a 116 passeggeri, con un tempo di rifornimento inferiore a mezz'ora. Oltre all'innovazione dei materiali e del sistema di alimentazione, Zumu assicura anche un basso livello di inquinamento acustico.

Inizialmente il treno circolerà tra le città di Redlands e San Bernardino lungo una linea di 9 miglia, nota come ‘Arrow Corridor’: un territorio famoso soprattutto per la sua alta concentrazione di autostrade, cantieri ferroviari e strutture industriali. Nonostante questo, non dovrebbero emergere grosse problematiche. Infatti, nella primavera del 2023, ha stabilito un record in Colorado, percorrendo 2.803 km senza necessità di rifornimenti. La sperimentazione ha dimostrato la fattibilità del trasporto ferroviario a idrogeno su lunghe distanze e l'inizio dell'era a idrogeno.

Il futuro di Zemu e della propulsione a idrogeno

 

Rimane solo da chiedersi, quando tutto questo si tramuterà in un'evoluzione a carattere globale. Bisogna infatti considerare che gli Stati Uniti hanno sempre privilegiato il trasporto in automobile, facendo sì che il paese sia servito in piccola percentualale da una rete ferroviaria limitata, in gran parte alimentata da motori diesel. Il trasporto su rotaia di passeggeri e merci è affidato a motori alimentati con combustibili fossili per i minori costi portati dalla minore infrastrutturazione e la maggiore flessibilità. Questo ha reso la mobilità ferroviaria meno competitiva rispetto ad altre soluzioni.

Al contrario, in Europa, la rete ferroviaria elettrificata è ben consolidata e ci potrebbero essere maggiori reticenze a eiadattare tutta la linea con questi nuovi mezzi. Questo progetto pilota potrebbe diventare un modello per l’espansione della mobilità ferroviaria sostenibile in tutto il Paese e nel resto del mondo, ma solo il tempo ci dirà se la soluzione sarà effettivamente attuabile.

 

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