Bentrovati. Qualche mese fa ho pubblicato sul gruppo Ingegneria Sostenibile di CollEngWorld un post riguardante la terra cruda e i suoi utilizzi. Alla luce di nuove scoperte e sperimentazioni, mi piacerebbe condividere anche qui le mie suggestioni.
Come giovane architetta presto particolare attenzione a soluzioni ecosostenibili e basso impatto ambientale, anche se negli ultimi anni, con l’avvio della professione, mi sono resa conto che la scelta di materiali locali ed ecosostenibili è spesso anche la più costosa e non tutti i clienti sono disposti a investire. Volevo portare alla vostra attenzione due esempi virtuosi di architettura sostenibile che riguardano lo sviluppo delle nuove tecnologie riguardanti l’utilizzo di materiali naturali: uno con la terra cruda, una tecnica tradizionale largamente diffusa nell’area mediterranea e in Sud-America (in Sardegna è stata impegnata nella costruzione delle case campidanesi); l’altro con la fibra di canapa. La cosa affascinante è come si sia partiti da procedure antichissime e le si sia adattate alle tecnologie moderne, ponendo come punti chiave l’utilizzo delle fonti locali offre e la possibilità prelevare direttamente dallo stesso sito di progetto.
Il primo caso studio è la casa stampata in 3D attraverso la nuova tecnologia Crane WASP. Il loro prototipo utilizza la terra cruda come principale legante della miscela costituente, oltre a materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubrità degli ambienti, oltre che assemblabile in poche settimane. Il Concept da cui si parte mette radici nell’osservazione dei fenomeni naturali, infatti il loro statement cita “La vespa vasaia è Il nostro modello di sviluppo, un perfetto approccio per costruire case a basso costo con materiale naturale chilometro zero”. WASP ha poi unito le forze con lo studio Mario Cucinella Architects per creare un modello di casa ecosostenibile ispirato metaforicamente a una delle città invisibili di Italo Calvino. Il modello TECLA è nato all’interno della ricerca e del lavoro si SOS – School of Sustainability (Centro di Formazione di Mario Cucinella) e mette insieme le pratiche costruttive vernacolari, lo studio del clima e dei principi bioclimatici, l’uso dei materiali naturali e locali e la riduzione delle emissioni carbonio.
Il secondo esempio arriva dalla Pennsylvania, dalla Black Buffalo 3D Corporation. La loro rivoluzione si basa sul l’utilizzo di un materiale composto in parte di fibra di canapa, più forte e resistente rispetto a quello attualmente utilizzato e al comune calcestruzzo. La canapa vuole essere un componente utile non solo dal punto di vista strutturale, ma anche l’elemento che sposa ambiente, sostenibilità ed economicità. dal punto di vista ambientale e sostenibile.
Vi lascio qua gli articoli di riferimento, nel caso vogliate approfondire il discorso.
Fonti
TECLA – Technology and Clay https://www.mcarchitects.it/tecla
Youtube - TECLA the first eco TECLA - The first eco-sustainable house 3D printed from raw earth is now a reality https://youtu.be/pBPsc4RrZmQ
3D Wasp - La prima Casa Stampata in 3D generata con la Terra | Gaia https://www.3dwasp.com/casa-stampata-in-3d-gaia/
Youtube - Gaia | 3D printed earth house with Crane WASP | Presentation Video https://www.youtube.com/watch?v=KPaOCWrZJ94
Canapa Industriale - Fibra di canapa per stampare le case in 3D https://www.canapaindustriale.it/2022/04/01/fibra-canapa-stampare-case-3d/
Immagini
1. Modello WASP/Gaia - Credit 3D Wasp
2. Modello TECLA, Simulazione - Credit MCArchitects
3. Modello TECLA, Costruzione - Credit MCArchitects
4. Modello Black Buffalo 3D, Costruzione - Credit Canapa Industriale/Black Buffalo 3D
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