Oggi continuiamo la rubrica riguardante i progetti portati avanti dai nostri utenti.
Il secondo progetto ha coinvolto ECL Consorzio Leonardo per l’ingegneria e l’architettura per il recupero del complesso edilizio di proprietà del convitto nazionale, della camera di commercio e della provincia dell'Aquila, comprendente gli edifici dell'ex liceo classico, la biblioteca e gli uffici della provincia situato nel Corso Vittorio Emanuele.
L’involucro edilizio oggetto dell’intervento è stato inserito dalla Soprintendenza nel gruppo dei quarantacinque monumenti storici da restaurare all’interno del centro storico di L'Aquila, il cui complesso del Convitto Nazionale occupa un intero isolato. Il fabbricato in muratura presenta delle notevoli dimensioni, ben 12.655 m2 di superficie e 54.871 m3 di volume. Il progetto ha previsto opere di riparazione e miglioramento sismico nonché il restauro degli apparati decorativi e la rifunzionalizzazione del complesso edilizio di proprietà del Convitto Nazionale, della Camera di Commercio e della Provincia di L’Aquila, comprendente gli uffici, l’ex Liceo classico e la Biblioteca, tutti gravemente danneggiati dal sisma del sei aprile 2009. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Abruzzo, Sardegna e Lazio ha conferito al team di progettisti costituito da Consorzio Leonardo e da GA Architetti Associati l’incarico per la progettazione definitiva dei lavori di recupero e restauro. Per quanto riguarda il Consorzio, l’espletamento e la gestione dell’incarico ha fatto capo a Ingegneri Riuniti Spa.
L’obiettivo del Progetto Architettonico Definitivo è stato quello di realizzare un importante e nuovo complesso di funzioni culturali e sociali capace di collegarsi alla città sotto il profilo architettonico ed urbanistico e di rendere palese la storia del palazzo, autentico palinsesto di trasformazioni ricche e complesse, oggi poco leggibili. Il progetto del primo stralcio riguarda spazi commerciali al piano terra, la Biblioteca Tommasiana, con un notevole ampliamento della collezione libraria (450.000 volumi), la Chiesa della Concezione e la locale sede della Camera di Commercio. Il progetto si completa con il restauro dei fronti e di alcune zone interne nelle quali sono presenti pitture di valore storico testimoniale, operando con criteri articolati di conservazione e restauro.
Il progetto strutturale di riparazione e miglioramento, invece, si è sviluppato a partire dalla individuazione delle unità strutturali, con un percorso che è partito dalla lettura delle fasi di accrescimento dell’aggregato (analisi storico critica), ed è proseguito mediante mirati saggi in sito, finalizzati a definire una corretta lettura del complesso quadro di danno. Gli interventi in progetto hanno come scopo:
- riparare i danni subiti dall’edificio in un ambito di conservazione del bene, con tecniche e materiali rispettosi del contesto esistente;
- migliorare il comportamento sismico dell’edificio, compatibilmente con la conservazione, qualora il danno ne abbia mostrato carenze ed eliminando localmente le relative criticità riscontrate.
Gli interventi in progetto - in linea ai criteri individuati nella Direttiva P.C.M. 09/02/2011 - hanno compreso innanzitutto opere di riparazione del danno, sia mediante tecniche ordinarie (risarcitura di lesioni con malta di calce, interventi di scuci-cuci, risanamento e consolidamento delle capriate in legno esistenti recuperabili) sia mediante interventi appositamente studiati (quale il recupero di fuori piombo di una angolata causato da un innesco di meccanismo di ribaltamento mediante un sistema di martinetti e barre dywidag oppure la ricollocazione dei rivestimenti lapidei dislocati di pilastri di grandi dimensioni). Sono stati individuati poi gli interventi di miglioramento sismico finalizzati innanzitutto all’eliminazione dei cinematismi di ribaltamento mediante l’introduzione di connessione ai piani, in copertura e alle angolate. Un aspetto caratterizzante è stata la collocazione di più linee di cordoli esterni al fine di ridurre le carenze dei collegamenti tra orizzontamenti e pareti assicurando un’efficace connessione dell’intero spessore murario. Tuttavia, la presenza dei decori su tutti i fronti ha imposto uno studio attento per minimizzare l’impatto degli stessi sulla facciata, senza alterazioni visive.
Altro tema di approfondimento è stato l’aumento della capacità resistente delle murature, da conseguire in maniera differenziata per ruolo e impegno dei vari allineamenti murari, considerato anche la varietà delle epoche costruttive degli stessi e quindi la loro consistenza e tipologia. Un ulteriore studio è stato predisposto al fine di conseguire l’idoneità statica a carichi significativi (es. zona biblioteca con scaffalatura a doppia altezza) le volte a crociera realizzate con elementi laterizi pieni disposti in foglio. È stato concepito un consolidamento estradossale mediante intonaco rinforzato con rete in fibra di vetro a più strati in combinazione a frenelli in mattoni pieni a formare il piano di supporto di una soletta in calcestruzzo alleggerito strutturale debitamente collegata perimetralmente. La base dei frenelli diagonali è ulteriormente rafforzata da strisce di rete in FRP.
Dal punto di vista metodologico il progetto ricerca un criterio di recupero articolato e differenziato che concilia una visione unitaria ad un approccio specifico e scientifico, nel massimo rispetto della struttura storica nelle sue diverse fasi costruttive. Il progetto si fonda sui principi di: massima compatibilità con le strutture esistenti intesa, dal punto di vista architettonico, come ricerca di un linguaggio adeguato alla preesistenza storica ma anche espressione e testimonianza del nostro tempo; ricerca di una corretta distinguibilità dei nuovi interventi rispetto al testo storico; reversibilità delle soluzioni proposte. Il Progetto di Restauro si fonda invece sulla valorizzazione dei caratteri materico-costruttivi dell’edificio ed in particolare sulla riscoperta dell’originale raffinato progetto cromatico di integrazione tra parti in pietra da taglio e parti in intonaco rifinito. Ciò ha significato in concreto: predisporre un progetto diagnostico/conoscitivo articolato e approfondito, realizzare un intervento articolato sulle superfici intonacate, operare sulle superficie della pietra, operare una protezione complessiva della superficie. Il progetto si pone come obiettivo la conservazione fisica, il consolidamento e il restauro delle parti superstiti, la conservazione delle volte ed il restauro pittorico delle decorazioni a tempera e l’integrazione attraverso ricostruzione affine delle parti mancanti, attraverso una serie differenziata di interventi, individuati sulla base dell'analisi tipologica e dello stato di conservazione.
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Ricordiamo che per chiunque voglia partecipare alla rubrica CEW | Progetti, i professionisti che vorranno candidarsi dovranno fornire il materiale da loro selezionato per uno o più progetti da loro scelti, compreso di modulo autorizzativo per il trattamento. Durante la settimana dedicata alla rubrica verrà trattato il tema relativo al progetto presentato.
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