"Ma come faccio a essere sicuro che le fibre trovate siano effettivamente di amianto?"
[Domanda di un Datore di Lavoro in un'azienda di notevole dimensione]
In effetti certe analisi non sono risolutive, nel senso che ci dicono solo che sono presenti "fibre", ma non la loro tipologia; almeno, non sempre.Per essere certi è necessario fare particolari investigazioni ed avviare i provini prelevati (in genere si tratta di filtri) a dei laboratori di analisi specifici.
Al fine di caratterizzare la presenza di amianto su materiali in opera o su materiali dismessi, vengono effettuate le ANALISI DI MATERIALI IN MASSA. Da questo tipo di analisi possiamo ottenere le seguenti informazioni:
- Se il materiale contiene effettivamente amianto (analisi qualitativa);
- In caso di risposta affermativa, a quale tipo di amianto ci si riferisce (analisi morfologica);
- In che concentrazione quella tipologia è presente nel campione analizzato (analisi quantitativa - ponderale).
Quando deve essere valutata la presenza/assenza di amianto nel materiale (tipo di fibre) si ricorre alle analisi microscopiche. Le tecniche di utilizzo più comune sono:
- Stereomicroscopia (generica e di scarsa precisione; in genere la sconsiglio in quanto non risolutiva del problema);
- Microscopia ottica a contrasto di fase MOCF (Con la MOCF però non è possibile riconoscere le fibre d'amianto in maniera univoca ed oggettiva. Infatti le fibre vengono riconosciute a vista dal tecnico analista in base alle caratteristiche dimensionali e morfologiche. Questo può portare ad errori in caso di campioni eterogenei o costituiti da materiali fibrosi di diversa natura o con basso contenuto in amianto. Tale analisi cioè da sola non riesce a stabilire se le fibre sono di amianto o meno, e la valutazione è legata all'esperienza del tecnico di laboratorio che le analizza.
- Microscopia elettronica a scansione (SEM e TEM), che ritengo siano quelle che è necessario fare se si vuole avere la certezza scientifica della presenza di amianto.
Le tecniche di microscopia elettronica a scansione hanno un potere di risoluzione molto più alto e, seppure piuttosto costose, possono rilevare anche fibre estremamente piccole in concentrazioni molto basse. La microscopia elettronica consente quindi di identificare in maniera univoca le fibre di amianto (nella SEM con la microanalisi a raggi x e nella TEM con la diffrazione elettronica e la microanalisi a raggi x). Queste caratteristiche ne fanno il metodo di elezione per l'analisi di campioni con basso contenuto di amianto, anche inferiore al limite di rilevabilità delle tecniche ponderali (intorno all'1%).
Comments