L’edilizia è uno dei settori con l’impatto negativo maggiore sul pianeta. Partendo dalle operazioni di reperimento del materiale grezzo (pozzi di estrazione, cave, colture intensive di legname, disboscamento, etc.) fino agli stabilimenti di trattamento e trasformazione, il processo edile sarebbe responsabile del 39% delle emissioni totali di biossido di carbonio a livello mondiale, di cui ben l'11% derivante dalla produzione di materiali come acciaio, cemento e vetro. E questo solo se consideriamo la fase di costruzione e non quella di vita dell’edificio.
Come mitigare questo impatto e procedere a un processo costruttivo più sostenibile?
Un approccio diverso è sicuramente possibile. Se si considerano i rifiuti come un errore di progettazione e gli edifici come riserve di materiali, questi ultimi non sarebbero più concepiti come strutture immutabili e non convertibili, bensì come sistemi dinamici, aperti e flessibili. Questo cambiamento di prospettiva apre le porte a una nuova tematica, chiamata edilizia reversibile. In linea con i principi dell’economia circolare, le due macro-azioni che si possono compiere sono le seguenti:
- Riutilizzo e trasformazione delle strutture esistenti;
- Demolizioni strategica degli edifici dismessi per il reperimento di materiali riutilizzabili in altri processi costruttivi.
Il primo punto riguardala riconversione, ovvero il riuso di edifici ed aree dismesse (militari, industriali, infrastrutture, etc.) che assicura la continuità nello sviluppo urbano, favorendo l’adattamento del tessuto esistente alle esigenze attuali, con la trasformazione del patrimonio edilizio alle esigenze tecniche, sociali ed economiche della società contemporanea. È doveroso specificare però che il riuso edilizio è consentito per gli edifici che posseggono solo un “valore storico”, non un “valore di antichità”, quindi ne sono escluse tutte quelle opere che abbiano un vincolo di tutela come di bene architettonico, secondo il D.lgs. n. 42 del 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
In Italia, un esempio di grande valore è sicuramente il sito dell’Expo 2015 a RHO di Milano. Al tempo della progettazione sono stati molteplici i futuri utilizzi ipotizzati dopo la mostra, i queli si sono rilevati realizzabili: gli spazi della Ferrero vennero progettati in modo che la loro dismissione producesse materiale per scuole e centri accoglienza dell'Asia ed dell'Africa; il padiglione Coca Cola è stato trasformato in un campo da basket; le strutture per l'esposizione dell'organizzazione salesiana Casa Don Bosco sono state trasferite in Ucraina, divenendo un centro polifunzionale; le aree service dell'area sono diventati spazi flessibili e per start up, aule universitarie, uffici pubblici e biblioteche; il padiglione Italia è stato modificato per ospitare i laboratori per studi sul genoma umano.
Nel mondo, i progetti di riconversione sono ormai frequentissimi. Tra gli esempi più illustri ci sono sicuramente la Fondazione Prada a Milano (Studio OMA), la Fabrica a Sant Just Desvern (Ricardo Bofill), Caixa Forum di Madrid (Herzog & De Meuron), insieme a molti altri.
Il secondo punto, invece, mira alla riduzione dell’utilizzo delle materie prime, così come la produzione. Infatti, gli edifici possono essere suddivisi in componenti, i quali possono essere riutilizzati, riciclati o biodegradarsi nel tempo. Secondo l’approccio Buildings As Material Banks, dunque, questi sono riserve di materiali per strutture future. Affinché questo avvenga ci sono però delle buone pratiche da seguire fin da adesso, durante la prima costruzione, per rendere un fabbricato utile a tale scopo, tra cui la modularità e rimovibilità dei materiali da costrizione, l’accessibilità degli impianti elettrici o idrici - in modo che eventuali manutenzioni non comportino demolizioni – e la durabilità.
Sembrano dei gesti molto importanti da compiere, sicuramente più dispendiosi inizialmente, ma con un ritorno anche economico nel lungo termine. Piccoli gesti per migliorare le prestazioni ecologiche del nostro settore. Non sembra così impossibile.
Fonti
ASviS - GlobalAbc: settore edilizio responsabile del 39% delle emissioni di CO2 https://asvis.it/goal9/home/425-4974/globalabc-settore-edilizio-responsabile-del-39-delle-emissioni-di-co2
Teknoring – Riuso edilizio https://www.teknoring.com/wikitecnica/tecnologia/riuso-edilizio/
Teknoring – Riconversione https://www.teknoring.com/wikitecnica/tecnologia/riconversione
Teknoring – Expo 2015, riapre il sito espositivo: cosa prevede il riuso temporaneo? https://www.teknoring.com/news/urbanistica/area-expo-2015-di-milano-oggi-il-recupero-e-il-riuso-temporaneo/
Wired - Il distretto dell'innovazione all'ex Expo di Milano prende vita https://www.wired.it/article/milano-mind-ex-expo-2015-apre-startup-aziende/
Economia Circolare.com - E se casa tua si smontasse e rimontasse? Storie di architettura reversibile e circolare https://economiacircolare.com/architettura-economia-circolare-edifici-che-si-smontano-ecosostenibili/
BAMB – Buldings As Material Banks https://www.bamb2020.eu/
Economia Circolare.com - Architettura reversibile: prospettive circolari per l’ambiente costruito https://economiacircolare.com/architettura-reversibile-bamb-reversible-building-design/
Immagini
Ecological Green City 2100 Nature Hyperealistic di Nervina (immagine realizzata con sistema A.I. MidJourney)
Expo Milano 2015 Flags di claudiodivizia (CanvaPro)
La Fàbrica, studio nell’ex fabbrica di cemento © Ricardo Bofill Taller de Arquitectura (https://www.floornature.it/ricardo-bofill-e-la-fabrica-studio-nellex-fabbrica-di-cemento-10640/)
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