La tecnica del sandcasting e Costantino Nivola

Oggi parliamo di un personaggio importante per l’arte e l’architettura del nostro paese, conosciuto e stimato a livello internazionale grazie al suo vissuto, e inoltre, ultimo ma non meno importante, un fiore all’occhiello per la Sardegna.

 

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Costantino Nivola (Orani, 1911 -  East Hampton 1988) fu un artista e scultore italiano nato ad Orani, nel cuore della Barbagia sarda, che sin dalla più tenera età entrò in contatto con le maestranze e gli artigiani del settore delle costruzioni, grazie al padre muratore. Degli anni ’20 del Novecento avvia il suo percorso di formazione, prima come pittore e incisore a Sassari, poi, oltremare, come grafico pubblicitario all’Istituto Superiore di Industrie Artistiche di Monza. È essenziale per il suo percorso futuro il matrimonio con Ruth Guggenheim, una compagna di corso di studi tedesca di origine ebraica; a causa della religione della moglie fu costretto ad emigrare dall’Italia, prima a Parigi e poi a New York, in seguito alle persecuzioni antisemite e naziste che scossero l’Europa a partire dalla fine degli anni Trenta. Negli Stati Uniti, dopo un inserimento un po’ turbolento, entrò in contatto con molti rappresentanti delle avanguardie artistiche del momento, in particolare con il grande architetto Le Corbusier.

Proprio in merito alla collaborazione con l’architetto svizzero-francese, è bene parlare della tecnica del sand casting che lo scultore sperimentò a partire dalla fine degli anni ‘40 insieme all’architetto nella sua casa ad East Hampton (Long Island). Si tratta della tecnica della colata di cemento sulla sabbia modellata.

Il sand casting, o in italiano “colata di sabbia”, è una tecnica largamente utilizzata nel settore metallurgico. È un processo di fusione in metallo caratterizzato dall'uso della sabbia come materiale dello stampo, utilizzato nelle fonderie per la produzione di pezzi unici; ad oggi oltre il 60% di tutte le fusioni in metallo sono prodotte mediante processo di sand casting. Il loro utilizzo p largamente diffuso anche a causa della loro economicità e caratteristiche refrattarie. La miscela (a volte mischiata anche con argilla) viene inumidita per sviluppare la resistenza e la plasticità e per rendere l'aggregato adatto allo stampaggio. La sabbia è tipicamente contenuta in un sistema di telai o scatole di stampo noto come un pallone. Le cavità dello stampo e il sistema di cancello sono creati compattando la sabbia intorno a dei modelli, intagliando direttamente nella sabbia, o attraverso l’uso della stampa 3D.

 

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Il processo si articola in sei passaggi:

  • si inserisce il modello pieno dell’oggetto da creare nella sabbia per creare uno stampo;
  • si ricopre il modello con differenti strati di sabbia finché non è totalmente incorporato;
  • si rimuove il modello;
  • si riempie la cavità dello stampo con metallo fuso;
  • si lascia raffreddare il metallo;
  • si rompe lo stampo di sabbia e si rimuovere il getto.

Le prime prove portate avanti da Nivola riguardanti tale tecnica sono state realizzate con colate in gesso sull'opera in negativo impressa sulla sabbia umida. Successivamente, in un processo di affinamento della tecnica, Nivola usò della sabbia lavata e privata della frazione salina e, per rendere definitivo lo stampo prima della colata del calcestruzzo dalla betoniera, versava un primo sottile strato di cemento bianco molto liquido su tutta la superficie e colmava manualmente con malta di cemento le zone più ampie. Una variante di tale tecnica ha previsto anche l'uso di pellicole di plastica per evitare che i granelli di sabbia venissero inglobati nella superficie istoriata. Come per tutte le opere plastiche in calcestruzzo, una particolare cura è stata posta nella scelta del cemento e delle miscele, nello spessore dei pannelli e nella loro eventuale armatura per aumentarne la resistenza, nei tempi di presa.

La prima importante opera dell’artista nell’ambito architettonico fu il pannello in gesso nello showroom della Olivetti per la loro sede di New York sulla Fifth Avanue, realizzato nel 1954 dallo studio BBPR, caposaldo dell’arte e dell’architettura italiane del dopoguerra. L’opera è lunga 23 metri e alta 5, ed era l’elemento centrale di un’installazione che simboleggiava il cielo, il mare e le spiagge mediterranee. Dopo la chiusura del negozio Olivetti nel 1969, fu ricollocato nel 1973 nello Science Center dell’Università di Harvard. Nel 1957 invece realizzò la decorazione monumentale (3.850 m²) per la facciata della sede della "Mutual Hartford Insurance Company" ad Hartford.

 

Fonti

Museo Nivola - Costantino Nivola https://museonivola.it/costantino-nivola/

Sardegna Cultura – Costantino Nivola https://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=29670&v=2&c=2678&t=7

Glamora - Il sand-casting di Costantino Nivola https://www.glamora.it/it/diary/inspirations/costantino-nivola

Art a part of culture - Nivola e New York. Dallo Showroom Olivetti alla Città incredibile https://www.artapartofculture.net/2022/04/15/nivola-e-new-york-dallo-showroom-olivetti-alla-citta-incredibile/

SHArPEdgeGlobal (Youtube) - [ Sand Casting ] - Learn More about Sand Casting Process https://www.youtube.com/watch?v=pwaXCko_Tkw&ab_channel=SHArPEdgeGlobal

Wikipedia EN – Sand casting https://en.wikipedia.org/wiki/Sand_casting

Collins Dictionary – Sand casting https://www.collinsdictionary.com/it/dizionario/inglese/sand-casting

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