Da qualche mese è emerso all’interno della community un tema riguardante il Covid-19 e i provvedimenti che l’Ingegneria e l’Architettura hanno dovuto affrontare per adattare le città e il modo di vivere gli spazi, sia privati che pubblici. Oggi vogliamo dare uno spunto di riflessione aggiuntivo.
L’uomo è un animale sociale. Così disse Aristotele (IV secolo A.C.) nel trattato Politica in riferimento alla naturale propensione dell’essere umano a “aggregarsi con altri individui e a costituirsi in società”. Il palcoscenico in cui queste dinamiche possono manifestarsi è sicuramente lo spazio urbano, l’ambiente comune, di incontro e di relazione presente in tutte le città.
L’avvento della società capitalistica moderna ha maggiormente messo in secondo piano questa esigenza e, con la pandemia da Covid-19, specialmente nei primi mesi di lockdown, la crisi dello spazio urbano è diventata ancora più drammatica. Ma da tutte le peggiori situazioni arrivano le più grandi riprese. Negli ultimi due anni le città hanno deciso di mutare e di avviare dei cambiamenti strategici per agevolare prima le norme di distanziamento sociale e poi il ritorno alla collettività.
Uno degli interventi fondamentali è sicuramente quello di adeguare la mobilità e le modalità di trasporto pubblico. Per evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto (previsto al 50% della capienza e poi normato dal possesso del Green Pass) e l’aumento dell’uso dell’auto privata, le istituzioni hanno cercato di promuovere l’uso della bicicletta o altri mezzi su ruote al posto delle automobili (skateboard, monopattino elettrico, etc.), anche con incentivi fiscali (vedi bonus monopattini e simili). Se in altri paesi gli interventi riguardanti la mobilità dolce sono ormai dei cardini fondamentali della progettazione urbana, in Italia, vista anche la conformazione orografica del territorio nazionale, è stata un’esigenza relativamente nuova.
Hanno parlato di un tema similare i colleghi di FLOWS. Potete leggere l’articolo qui: http://community.collengworld.com/blog/flows-contributi-sociali-per-identificare-il-futuro-del-trasporto
Se dal punto di vista endemico internazionale l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di prediligere spostamenti in bici e/o a piedi, non solo per una questione di sicurezza ma anche come scelta di rispetto ambientale, è anche vero che le città non sono preparate a questo cambiamento. Negli ultimi vent’anni molti finanziamenti europei sono stati investiti sulla progettazione di viabilità miste (ciclabili, pedonali e veicolari) ma non sono comunque sufficienti per rivoluzionare appieno il patrimonio esistente.
In molti scenari, per risolvere questa esigenza di spazi urbani consoni alla pandemia in tempi brevi, si è ricorso all’urbanistica tattica. L’urbanistica tattica è un approccio basato su azioni e trasformazioni urbane rapide e a basso costo, ma con un elevato impatto e potenziale di scalabilità e replicabilità. Fondato dallo studio di progettazione americano Street Plans nel 2012, sta ormai prendendo piede anche in Italia. Approfondiremo il tema in futuro.
Dunque, possiamo dedurre che la pandemia ha accelerato il fenomeno dell’adeguamento dello spazio urbano alle esigenze odierne portando un apporto positivo alla società, poiché ha costituito una spinta all’innovazione e ad un radicale rinnovamento dell’area urbana.
E voi? Come pensate si siano trasformate le città per accogliere/mitigare le esigenze dettate dalla pandemia? Siamo curiosi di sapere la vostra opinione a riguardo. Vi lasciamo qui sotto degli spunti di approfondimento.
Fonti:
Libro - Politica (Τά πολιτικά), Aristotele, IV secolo a.C.
Libro - Lo spazio urbano come bene comune, Maria Rosaria Marella, Firenze University Press, 2015
Dichiarazione Oms: Manifesto OMS: https://cdn.qualenergia.it/wp-content/uploads/2020/04/COVID-19_MovingAround_A4_EN.pdf
Urbanistica Tattica: https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/tactical-urbanism-esperienze-italia-144
Immagini:
Balconi delle camere – Pexels, Pixabay
Grafica da Global Street Design Guide: https://globaldesigningcities.org/wp-content/uploads/guides/global-street-design-guide-it.pdf
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