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In questo momento storico, in cui i costi energetici stanno aumentando e risulta urgente avviare delle misure efficaci e veloci per la riduzione delle emissioni, si pensa a tutte le possibilità per rendere l'architettura e l'ingegneria più sostenibili. Ma per le infrastrutture? Da dove possiamo partire?
Il 16 novembre si è tenuto il Convegno “Le strade al bivio della transizione ecologica” organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con il Green City Network e il Patrocinato del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’obbiettivo? Creare una rete di sostegno per l’elaborazione di linee guida nazionali per un approccio innovativo, green e circolare per la manutenzione dei 670 mila km di pavimentazioni stradali della rete viaria nazionale, per ridurre il consumo di risorse e contribuire agli obiettivi climatici del Paese. Le basi questo convegno nascono dai risultati dello studio di Life Cycle Assessment “Opportunità di circular economy nel settore delle pavimentazioni stradali”, condotto nel 2018 dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e altri membri.
Gli otto punti proposti come riferimento per l’elaborazione di linee guida nazionali questo processo sono i seguenti:
- Riutilizzo di conglomerato bituminoso da recupero
- Efficienza energetica nella produzione e stesa dei conglomerati bituminosi
- Tecnologie con bitumi/conglomerati modificati e polimeri da riciclo
- Programmazione delle manutenzioni e prevenzione dei dissesti
- Assunzione dei CAM strade per accompagnare la transizione
- Adeguamento delle norme tecniche alla disponibilità di tecnologie innovative e circolari
- Valutazioni di costo ciclo di vita a supporto delle decisioni di spesa
- Formazione continua e condivisione di conoscenze
Come società e come membro di ECL-LEONARDO CONSORZIO EUROPEO per l'ingegneria e l'architettura, la Tecnolav Engineering Srl si è impegnata negli anni a trovare soluzioni che rispettasser gli indicatori e i criteti per il ragiungimento di ideale di sostenibilità ambientale, ma ci sono delle criticità che vanno affrontate.
I costi di impiego di materiali riciclati o a basso impatto energetico, procedure di riuso dei materiali rimossi (in caso di manutenzione) e tutte le buone pratiche che rendono un progetto sostenibile, edile e/o infrastrutturale che sia, aumentano sicuramente i costi complessivi dell’opera stessa ma anche delle forze impiegate nella sua progettazione e costruzione. Partendo da questa premessa, nel momento di una gara d’appalto (progettazione e/o lavori) in cui si deve offrire un ribasso o un’offerta maggiormente vantaggiosa, in cui si riducono i costi di servizio e i tempi di esecuzione, come si può portare avanti una ricerca della soluzione più idonea dal punto di vista sostenibile? Come progettisti dobbiamo impegnarci al raggiungimento degli obbiettivi comuni e offrire il nostro meglio, ma è l'intera macchina tecnico-politico-amministrativa che deve rinnovarsi affinchè certe obbiettivi vengano raggiunti.
Vi lasciamo alcuni articoli interessanti che approfondiscono il tema e vorremo conoscere la vostra opinione a riguardo. Ci troviamo nei commenti?
Fonti:
Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - Le strade al bivio della transizione ecologica – Convegno 16 novembre: https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/le-strade-al-bivio-della-transizione-ecologica/
Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - La transizione ecologica può viaggiare anche sulle strade italiane: https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/la-transizione-ecologica-puo-viaggiare-anche-sulle-strade-italiane/
Gree City Network: https://www.greencitynetwork.it/
Consiglio Nazionale degli Ingegneri: https://www.cni.it/
Close-up Engineering daily building magazine - Infrastrutture sostenibili, un nuovo modo di concepire le strade: https://buildingcue.it/infrastrutture-sostenibili-animali-strade/29923/
Immagine: Adobe Stock
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