Dopo più di due anni di pandemia e molteplici analisi sugli eventi avvenuti nel nostro Paese e nel resto del mondo, siamo qui per comprendere al meglio su che principi si basa la spinta alla rinascita e all’innovazione che sta caratterizzando il settore dell’ingegneria (e non solo) in Italia: il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (PNRR).

Se l’idea di risollevare l’economia degli Stati membri dell’UE si delineò nell'aprile 2020, nel pieno della pandemia e del lockdown generalizzato, in Italia abbiamo dovuto aspettare l’anno successivo, il 22 Giugno 2021, per ottenere l’approvazione definitiva della versione italiana.

Ma in un anno, abbiamo davvero compreso di cosa si tratta?

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni e diviso in quattro aree funzionali, tra cui pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione e competitività. Il Piano è ovviamente conforme al Next Generation EU riguardo le quote d’investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%).

Dal portale ufficiale del PNRR, le sei missioni valgono in totale ben 191,5 miliardi di euro (poi rimodulati e integrati con il passare dei mesi) e sono ripartite in questo modo:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
  • Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
  • Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
  • Salute - 15,63 miliardi

Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha poi approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro. Dunque, complessivamente, gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.

Analizziamo brevemente ciascuna missione.

 

1. Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo

Questi progetti hanno l’obiettivo di favorire l’innovazione digitale di enti pubblici e privati, sostenendo l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese. Si articolano in tre distinte linee d'azione, con le loro conseguenti suddivisioni: digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione (M1C1); digitalizzazione, innovazione e capacità di comunicazione del sistema di produzione (M1C2); turismo e cultura (M1C3). Uno dei progetti di punta di questa sezione è sicuramente PNRR Borghi del Ministero della Cultura, per la riqualificazione e la valorizzazione dei borghi italiani; ad oggi sono stati presentati ventuno progetti da parte di diverse Regioni e Province autonome, tra cui anche il Comune di Ulassai (Ogliastra, paese natale di Maria Lai).

2. Rivoluzione verde e transizione ecologica

I progetti compresi in tale sezione hanno l’obiettivo di favorire la transizione verde del Paese, il quale comprende sia l’investimento sulle fonti rinnovabili che l’aumento della resilienza ai cambiamenti climatici, attraverso il sostegno della ricerca e dell’innovazione e progettando un nuovo trasporto pubblico sostenibile.

Questa missione sposa completamente i principi dell’Agenda ONU 2030 (ne abbiamo parlato qui), ed è suddivisa nei seguenti obbiettivi: economia circolare e agricoltura sostenibile (M2C1); energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile (M2C2); efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (M2C3); tutela del territorio e della risorsa idrica (M2C4).

Di notevole interesse per il settore dell’ingegneria e dell’architettura sono gli ultimi tre punti, in particolare quello edile che si articola in tre principali investimenti:

  • Efficientamento Energetico degli Edifici Pubblici. Questo è suddiviso in un piano di sostituzione degli edifici scolastici, con annessa e connessa riqualificazione energetica, essenziale non sono per la valorizzazione del territorio e del patrimonio immobile dello stato, ma soprattutto per tutelare gli spazi di apprendimento della popolazione in età scolastica; l’altra parte comprende sia l’efficientamento degli edifici giudiziari che la riforma relativa alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico.
  • Efficientamento Energetico e Sismico Edilizia Residenziale Privata e Pubblica. In questo si inseriscono tutti gli interventi dell’ultimo anno relativi a Ecobonus e Sismabonus, fino al 110%, per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.
  • Sistemi di Teleriscaldamento. 

3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile

Abbiamo parlato largamente di come il PNRR sia un motore fondamentale per il rinnovo dei trasporti in Italia, senza però mai toccare nello specifico gli obbiettivi su cui si basa. Gli investimenti riguardano: Investimenti sulla Rete Ferroviaria (M3C1), che comprende non solo il potenziamento AV e della rete nel Mezzogiorno, ma anche l’accelerazione dei processi di approvazione, il miglioramento dello stato dell’arte, la messa in sicurezza e l’ammodernamento tecnologico della rete stradale esistente; Intermodalità Logistica ed Integrata, focalizzata prevalentemente sulle aree portuali e più rilevante nel settore della gestione dei processi e degli iter logistici.

Se volete approfondire l’argomento ecco alcuni articoli passati che rientrano nella tematica: viabilità ferroviaria (qui), infrastrutture sostenibili (qui) e strade sostenibili (qui).

4. Istruzione e ricerca

Il tema si divide in due investimenti principali, uno focalizzato sul rinnovamento della situazione attuale nell’ambito dell’istruzione, l’altro sul rafforzamento dei modelli innovativi, processi tecnologici e dei capitali utili a queste trasformazioni. Per riassumere brevemente la lunga lista di sottomissioni, investimenti e riforme, la suddivisione è la seguente: il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di istruzione e formazione; il miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti; ampliamento e potenziamento delle infrastrutture scolastiche; l’aumento delle borse di dottorato; il rafforzamento della ricerca e dei modelli innovativi; la sinergia tra università e imprese; il sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico, utili per il potenziamento alla ricerca; l’ampliamento e potenziamento dell'infrastruttura di calcolo a supporto della ricerca scientifica.

5. Inclusione e coesione

Suddiviso in tre parti (Politiche per il lavoro; Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore; Interventi sociali per la coesione territoriale), la più rilevante è sicuramente quella relativa al perseguimento degli obiettivi di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, trasversali a tutto il PNRR, connesso all’incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne.

6. Salute

Ultimo ma non meno importante, considerando la causa scatenante della redazione di questo Piano, è sicuramente la salute. La missione si articola in due componenti. La prima riguarda l’aspetto territoriale, relativo alle reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria. La seconda comprende nuovamente l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario nazionale, come ad esempio la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

 

Riassunte tutte le missioni che compongono il Piano, la domanda che sorge spontanea è: sappiamo a che punto siamo arrivati in ogni settore?

A tal proposito, per rispettare i principi di trasparenza e diffusione propri della pubblica amministrazione, sul sito Italia Domani è pubblicato l’andamento dell'attuazione del piano, conforme alla Parte 3: Attuazione e monitoraggio. Inoltre, nell’ultima sezione Parte 4: Valutazione dell’impatto macroeconomico, sono contenute le valutazioni previsionali di come tali missioni potrebbero cambiare l’assetto nazionale dei prossimi anni.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è promotore di notevoli processi e cambiamenti. Provate a pensare a tutto ciò che si mosso in un solo anno, a come sono cambiate le nostre città, il nostro modo di lavorare e comunicare, le numerose opportunità di impiego nella pubblica amministrazione, i molteplici bonus di sostegno ai lavoratori. Si potrebbe continuare all’infinito. È certo che aspirare al meglio, ma questo del PNRR e dell’Italia è sicuramente un esempio di come un Paese può cercare di rimanere unito e resiliente.

 

Fonti

Ministero dello sviluppo economico - PNRR. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I progetti del ministero https://www.mise.gov.it/index.php/it/pnrr

Italia Domani - Piano di Ripresa e Resilienza https://italiadomani.gov.it/it/home.html

Futura - La scuola per l'Italia di domani https://pnrr.istruzione.it/

Ecoonmy Magaine - PNRR: cosa significa e quali sono i progetti finanziati https://www.economymagazine.it/pnrr-cosa-significa-e-quali-sono-i-progetti-finanziati/

https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Nazionale_di_Ripresa_e_Resilienza

 

Immagini

Colline Nebbiose (San Quirico d'Orcia, Toscana, Italy) -  autori: Aliona & Pasha (Pexels)

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